martedì 24 gennaio 2017

neve, maltempo e senza energia Rocco Micucci L’odissea del sindaco di Rapino (Chieti) per riavere la corrente “Prefetto e vertici Enel si dimettano”

MARCO FRANCHI
“Sono stato cinque giorni
attaccato al telefono con
la Prefettura. Non sono stati in
grado di risolvere l'emergenza:
siamo stati dal 16 senza la
corrente. E qui elettricità vuol
dire riscaldamenti e acqua che
viene tirata su con le pompe”.
Rocco Micucci, il sindaco di
Rapino, 1400 anime in provincia
di Chieti, proprio alla base
della Majella, non nasconde
l'indignazione. L’ondata di
maltempo che ha investito la
regione ha lasciato Comuni e
frazioni senza corrente per
giorni, in tutto l’Abruzzo.
Ieri nel Teramano c’erano
ancora 11 mila utenze staccate,
ieri l’altro erano 31 mila,
all’inizio della settimana 300
mila. Una situazione difficile
quando fuori alla porta ci sono
metri di neve. “Il 16 è scattata
l’emergenza. In Paese sono
scesi un metro e mezzo di neve
e la corrente è andata via.
C’era elettricità soltanto nella
parte centrale di Rapino, dove
vive il 20% della popolazione.
Il resto al buio”. È in questo
momento che Micucci si attacca
al telefono. “Ho fatto
presente la gravità della situazione.
Mi hanno detto che l’Enel
stava provvedendo con
dei generatori, ma c’er an o
problemi perché le zone senza
corrente in Abruzzo erano
molte e quindi dovevamo
metterci in fila”.
PASSANO LE ORE, poi i giorni.
Nessuno si presenta in paese.
“Non serviva chissà quale intervento
– prosegue il primo
cittadino –.

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