martedì 24 gennaio 2017

Le frontiere di sangue del Brasile dei narcos L’attacco I cartelli della cocaina avevano progettato un attentato dinamitardo contro il tribunale di Manaus Lo Stato carioca è come la Colombia anni 80 di Escobar

La pista fluviale
La polvere bianca
che viene
trasportata lungo
il Rio Solimões
vale 4,5 miliardi
di dollari all’anno n LETICIA
L’origine
del potere
della Familia
è a Leticia.
Raccontano
le cronache
che in
questa zona
il traffico
iniziò già
negli Anni ‘70
e che negli
Anni ‘80
il potere
di Pablo
Escobar
non temeva
rivali
n MANAUS
Qui i cartelli
hanno
una squadra
di calcio,
sono il punto
di riferimento
di decine
di migliaia
di affiliati
che
controllano
il territorio
e gestiscono
i punti
vendita
della cocaina
e del crack,
sempre più
diffuso E» ANDREA PALLADINO
rano passati appena cinque
giorni dal massacro del carcere
di Manaus, che aveva lasciato
56 corpi sul selciato del
cortile interno. Il 5 gennaio
scorso, nell’area semi aperta
dell’istituto penitenziario
della città dell’A m az z on ia ,
dove sono concentrati i detenuti
meno pericolosi, c’è una
riunione. Qualcuno tiene in
mano un cellulare, si sente la
voce di Marquinho, leader del
cartello Familia do norte
chiuso nell’area di massima
sicurezza. Partecipa anche
lui, dà ordini ai suoi uomini
via WhatsApp, spiega la strategia.
La strage di capodanno
era solo l’inizio, il peggio deve
arrivare. C’è un nuovo obiettivo,
spiega il capo, che porta
l’attacco direttamente allo
Stato. Valige con esplosivo, da
piazzare dentro gli uffici del
“Ministerio Publico” (la procura
della Repubblica) e del
Tribunale di Manaus, capitale
dello stato di Amazonas, da
far saltare in aria nelle ore
diurne, quando gli uffici sono
pieni di magistrati e avvocati.
E un gruppo di fuoco composto
da almeno quattro killer
del cartello sempre più potente
e feroce, la Fdn, pronti a colpire
il Segretario per la sicurezza
(una sorta di ministro
dell’interno dello Stato di Amazonas,
con poteri di polizia)
e il capo della Procura
specializzata in crimine organizzato.
Lo scenario “colombiano”
è contenuto in un rapporto riservato
del servizio di intelligence
della Secretaria de Segurança
Pública dello stato di
Amazonas, che il 9 gennaio
scorso ha lanciato un allarme
ritenuto serio. Dopo quella
riunione nel carcere – r i p o rtata

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