Ad un paio di settimane dalla
presentazione delle liste, a meno di sorprese, non ci dovrebbero
essere più di 3 liste a concorrere per il rinnovo del consiglio
comunale, dopo la rinuncia di Stefani e del M5S. Di certo la
situazione romana della destra potrebbe indurre una delle 2 liste a
rinunciare per confluire sull'altra. La destra pontina è da sempre
sensibile ai desideri dei signori di Formia o di Fondi o della Pisana
o milanesi o fiorentini, sempre pronta a vendere diritti, acqua,
salute, mare e turismo pur di avere non certo un posto al sole,
magari affianco alla puzza della Sep. Il problema della destra, o
meglio di quella macchietta tutta italiana della destra (e in genere
del potere fine a sé stesso) è sempre stato interno. Berlusconi,
sconfitto 2 volte solo da Prodi, era stato sfiduciato nella sua prima
esperienza da Bossi. L'ultima volta sostituito dai poteri forti che
avevano scelto Monti. Anche a Pontinia Mochi viene sfiduciato, oltre
che dall'opposizione, da 4 dei consiglieri che erano stati eletti con
la sua lista. Ma lo stesso succede per tutti quei comuni della
provincia di Latina che dopo Mochi e Pontinia fanno saltare la destra
pontina evidenziandone la crisi per mancanza di una vera classe
dirigente e per i continui fallimenti. Da Cori a Sabaudia a Formia,
Terracina, Sezze, Aprilia solo per citarne alcuni, passando poi per
due volte consecutive a Latina e forse nuovamente a Sabaudia. Non è
un caso che Tombolillo è stato il primo sindaco in provincia che,
con il sistema maggioritario, abbia ricoperto 4 volte l'incarico di
sindaco senza nessun tentativo di sfiducia, anzi con l'ultima
consiliatura che ha addirittura aumentato il fronte della
maggioranza. Non è un caso che Tombolillo sia stato l'unico a sapere
fare una vera opposizione che ha sfaldato la destra a Pontinia. Così
come non è un caso che Mochi, in consiglio comunale dal 1998, non si
sia mai distinto con una vera opposizione, stile Tombolillo per
intenderci. Anche Torelli annunciava (agosto 2011) che a settembre ci
sarebbe stata l'opposizione. Ma senza dire di quale anno. Non è un
caso che Novelli nella precedente consiliatura, parlando della
presunta opposizione di destra la definiva in buona parte “un
manipolo di ragazzini arroganti”. Le domande sulla presunta tenuta
della destra si riferiscono alle intromissioni esterne (dai vari
signori di cui sopra) come succede per esempio a Sabaudia. Così come
sulle eventuali alleanze successive al voto, diverse da quelle
attuali. Donnarumma oggi con Mochi, nel 2006, candidato sindaco del
pdl, era l'avversario di Tombolillo per poi passare con Tombolillo al
termine candidandosi con lui nel 2011. Poi dopo un'esperienza da
assessore di nuovo il ritorno nella destra. Vedremo se nella prossima
consiliatura manterrà per tutto il mandato la stessa coalizione di
partenza. Qualora vincesse la destra, questa volta, saprà
amministrare, saprà arrivare alla fine oppure le solite
rivendicazioni interne faranno saltare il banco?
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