venerdì 4 marzo 2016

Borgo Montello e Borgo Sabotino pesci deformi grazie all'inquinamento, alla discarica, alla centrale nucleare, falde inquinate, cloruro di vinile, parla il biologo. State sereni ve lo ordina il pd

rassegna stampa Lazio tv dalla prima pagina de Il messaggero di Latina del 4 marzo 2016

Latina, cloruro di vinile nella falda sotto discarica e centrale nucleare: lo spettro della terra dei fuochi

di Vittorio Buongiorno
E' un bel rebus. Cosa ha inquinato la falda acquifera al di sotto della Centrale Nucleare? E' oltre un anno che gli accertamenti compiuti dalla Sogin sono stati portati all'attenzione di Comune, provincia e Arpa. Si sono susseguite varie conferenze dei servizi e un'altra sarà convocata a breve. Nell'ultima, a dicembre si è deciso, di vietare l'utilizzo dell'acqua dei pozzi anche per irrigare, viste le concentrazioni di cloruro di vinile. E' un gas inodore, insolubile in acqua, tossico e cancerogeno, usato per la produzione di pvc e nelle bombolette spray. Che ci fa lì sotto visto che la Sogin ha chiarito che quella sostanza non è utilizzata nelle lavorazioni di smantellamento della centrale nucleare?
Bel rebus, appunto. «Il divieto di emungere l'acqua è un provvedimento emesso in via precauzionale - assicura il sub commissario Paolo Canaparo - Siamo molto attenti al problema a breve gli uffici convocheranno una nuova conferenza di servizi e partiranno nuovi prelievi anche fuori dai terreni della Sogin». Ma come non pensare che la stessa sostanza, tra altri inquinanti, è stata trovata anche sotto le discariche di Borgo Montello? La distanza in linea d'aria tra i due siti è di 5,2 km, da confine a confine. In mezzo c'è la campagna. A sinistra scorre l'Astura, a destra il Canale delle Acque Medie, l'area è quella del Bacino del Moscarello che tra l'altro ha un fosso che sfocia a mare proprio accanto alla centrale nucleare. E' normale farsi venire il dubbio che possa esserci un collegamento. Eppure nessuno ha mai sollevato il problema.
Eppure si sa da anni che sotto la discarica la falda è inquinate. Lo dice l'ultima relazione congiunta Ispra (Istituto superiore protezione e ricerca ambientale) e Arpa (Agenzia regionale protezione ambientale) relativa ai dati raccolti tra 2009 e 2013. «Il monitoraggio delle acque di falda ha evidenziato frequenti superamenti delle concentrazioni di soglia di contaminazione - si legge nelle conclusioni - a carico di “1,2 dicloropropano”, “1,4 diclorobenzene” e di alcuni metalli e metalloidi». Ferro, manganese, arsenico, piombo, solfati. Ma anche cloruro di vinile, «con occasionali superamenti delle relative concentrazioni della soglia di contaminazione, insieme a idrocarburi, cloroformio, benzene, toluene e altri composti».
Un quadro grave tanto da spingere Ispra e Arpa a ritenere «indispensabile proseguire il monitoraggio, coordinato dall'ente di controllo, almeno a cadenza semestrale che permetta di vigilare sull'evoluzione della contaminazione nel tempo e nello spazio», ritenendo «che le attività di monitoraggio che le ditte stanno svolgendo in ambito Aia non siano adeguate alla comprensione dei fenomeni evolutivi della contaminazione dell'area di interesse». E invitavano anche a un «monitoraggio delle acque superficiali e dei sedimenti» a monte e a valle delle discariche.
Da allora, e sono passati quasi tre anni, non si sa cosa sia accaduto. Tra l'altro le due società che gestiscono gli invasi hanno litigato per effettuazione e soprattutto spese del monitoraggio. Indeco è anche finita sotto inchiesta è di fatto ha esaurito gli invasi ma ancora non ha avviato le procedure di bonifica post mortem. Possibile che a nessuno degli amministratori comunali e provinciali che si sono succeduti sia venuto in mente di mettere in relazione questi conclamati casi di inquinamento della falda acquifera a distanza di soli 5 km? Qual è la causa? Da dove arriva il cloruro di vinile? C'entra la discarica? O c'entra piuttosto quello che ha raccontato il pentito Carmine Schiavone prima di morire, ovvero l'interramento di sostanze tossiche nei terreni del Montello al di fuori di ogni controllo?
 
Venerdì 4 Marzo 2016, 04:02 - Ultimo aggiornamento: 12:23
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Latina, allarme inquinamento alla centrale nucleare di Borgo Sabotino. Il biologo: «Troppi pesci deformi alla foce del Mascarello, è ora di capire perché»

di Vittorio Buongiorno
C'era una volta un ragazzo appassionato di mare e di pesci che conosceva la foce del Fosso Mascarello come le sue tasche. Ci andava a pesca. Ora quel ragazzo è cresciuto, è un tecnico esperto in monitoraggio ambientale, laureato in Biodiversità e Gestione degli ecosistemi presso Roma 3, ricercatore all'Università della Tuscia dove sta svolgendo un dottorato di ricerca in Ecologia Marina e gestione delle risorse biologiche. E' un curriculum di prim'ordine che ha portato Armando Macali, a dicembre scorso, in Antartide nell'ultima missione dell'Enea. Ma, appena rientrato in Italia, ha letto i giornali e si è ricordato di quei pesci pescati alla foce del Mascarello lui ce li ha ancora, conservati sotto formalina, per un motivo ben preciso: «Erano deformi». L'aveva colpito soprattutto il numero. «La percentuale di quelli malformati era impressionante - racconta - qualcosa come il 30% di quelli pescati».
E non solo pesci d'acqua dolce, ma anche specie marine. «E non una, ma diverse malformazioni. La più impressionante era a carico del sistema scheletrico con la colonna bifida o con una struttura non più lineare ma con angolazioni acute. Con tumori ossei a carico delle vertebre e con uno sviluppo asimmetrico del corpo». Dei piccoli mostri marini. Ce li ha ancora in garage, nei barattoli sotto formalina. «Presentavano anche ulcerazioni tipiche nei soggetti esposti a sostanze inquinanti».
E se fosse colpa del cloruro di vinile? «Credo che sia importante studiare il fenomeno per il bene di questo territorio e a tutela della salute di tutti. Con l'università della Tuscia abbiamo effettuato indagini simili al Lago di Vico e alla centrale di Torrevaldaliga, sarebbe interessante poterlo fare anche a Latina. Oltre alla falda credo sia necessario studiare anche la concentrazione di inquinanti nei corsi d'acqua e alla foce con un approccio simultaneo chimico biologico così da individuare in modo più preciso i rischi ambientali e l'origine dell'inquinamento».
V.B.
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Venerdì 4 Marzo 2016, 04:02 - Ultimo aggiornamento: 12:02
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disastro ambientale ancora non bastano le malattie e i morti causati in 50 anni dalla centrale nucleare di Borgo Sabotino e dalla discarica di Borgo Montello. Tutte le falde inquinate da decenni. Allarme per il cloruro di vinile nel sottosuolo della centrale vietato emungere acqua dai pozzi per almeno 1 km. Per il biologo marino tanti pesci deformi alla foce del Mascarello è ora di capire il motivo. Naturalmente per la Sogin la sostanza non è stata usata nei lavori di smantellamento della centrale e va cercata altrove l'origine dell'inquinamento http://pontiniaecologia.blogspot.it/2016/03/disastro-ambientale-ancora-non-bastano.html



sotto la centrale nucleare di Borgo Sabotino e nell'area della discarica di Borgo Montello: cloruro nella falda inquietanti analogie. Per il biologo è necessaria l'indagine sui pesci deformi http://pontiniaecologia.blogspot.it/2016/03/sotto-la-centrale-nucleare-di-borgo.html

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