mercoledì 3 febbraio 2016

Parco Portofino: Donadoni, tutela e rilancio internazionale Neopresidente, Piano Casa non deve stravolgere il territorio

Rilancio internazionale, sinergia territoriale, salvaguardia e valorizzazione. Sono questi i punti chiave su cui baserà la sua azione il neo presidente del Parco di Portofino Paolo Donadoni.

Il sindaco di Santa Margherita Ligure, fresco di nomina da parte del presidente della Liguria Giovanni Toti, tratteggia all'ANSA le sue prime mosse alla guida dell'ente.

"La prima azione sarà creare sinergia sul territorio per lavorare insieme per il parco" spiega Donadoni secondo cui «il territorio deve vedere nel Parco di Portofino il suo fulcro identificativo e identitario e puntare al suo rilancio internazionale". Quel territorio, tra l'altro che più di una volta gli ha dato fiducia: Donadoni è il sindaco più giovane della storia di Santa Margherita Ligure essendo stato eletto a 38 anni nel 2014; i sindaci del comprensorio lo hanno designato quale loro rappresentante nel Cal, comitato per le autonomie locali; e la Comunità del Parco, ente che raggruppa i comuni del parco (Camogli, Portofino, Santa Margherita Ligure) e quelli limitrofi (Rapallo, Zoagli, Chiavari) lo hanno designato per la guida dell'Ente, scompaginando gli equilibri politici di Toti il quale con quella nomina avrebbe voluto premiare Fratelli d'Italia per l'apporto in campagna elettorale.

E sul Piano Casa della Liguria appena varato dalla giunta Toti, che ha fatto insorgere tutte le forze ambientaliste, dal Wwf al Fai, preoccupate per il via libera al cemento anche nei parchi, Donadoni risponde così: "Il territorio è il primo valore del Parco di Portofino, pertanto ogni intervento dovrà salvaguardare questo valore e puntare sulla valorizzazione e non sullo stravolgimento". 
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