ROMA - Proteggere i laghi, le lagune e i corsi d'acqua, una fonte di sussistenza attraverso la pesca e la coltivazione del riso, i viaggi e il turismo. Questo il messaggio dell'edizione 2016 della Giornata mondiale delle zone umide, che ricorre il 2 febbraio e che quest'anno celebra due traguardi: il ventesimo anno di festeggiamenti e i 100 milioni di ettari protetti.
La Giornata punta a sottolineare l'importanza di tutelare ecosistemi a rischio - nel mondo dal 1900 a oggi è sparito il 64% delle zone umide - ma che offrono servizi essenziali, dall'acqua pulita alla protezione dalle inondazioni, all'assorbimento della CO2.
La centralità delle zone umide è stata sancita il 2 febbraio 1971 con la Convenzione di Ramsar, in Iran, siglata da 169 Paesi. La Giornata mondiale, invece, è stata istituita nel 1997, e quest'anno è giunta alla ventesima celebrazione con un successo: come sottolinea il Wwf, sono appena stati raggiunti i 100 milioni di ettari di zone umide protette nel mondo, grazie alla designazione di sette nuovi siti nello Zimbabwe, che portano il totale globale a oltre 2.200 siti.
Celebrazioni della Giornata sono previste in tutto il mondo, dagli Usa al Giappone, dall'Argentina alla Nigeria all'Australia, passando per l'Europa. In Italia il Wwf, dopo le iniziative nelle oasi del weekend scorso, domani sarà a Lecce per una cerimonia speciale nell'ambito di "Ecology 150 Anniversary", cioè l'anniversario della formalizzazione del concetto di "ecologia", nato nel 1866 grazie ad Ernst Haeckel. Alla conferenza inaugura seguirà una visita guidata nella riserva naturale delle Cesine.
Legambiente, invece, fino 13 febbraio organizzerà escursioni, ciaspolate, trekking e attività didattiche per bambini nelle zone umide più e meno note della Penisola.
La Giornata punta a sottolineare l'importanza di tutelare ecosistemi a rischio - nel mondo dal 1900 a oggi è sparito il 64% delle zone umide - ma che offrono servizi essenziali, dall'acqua pulita alla protezione dalle inondazioni, all'assorbimento della CO2.
La centralità delle zone umide è stata sancita il 2 febbraio 1971 con la Convenzione di Ramsar, in Iran, siglata da 169 Paesi. La Giornata mondiale, invece, è stata istituita nel 1997, e quest'anno è giunta alla ventesima celebrazione con un successo: come sottolinea il Wwf, sono appena stati raggiunti i 100 milioni di ettari di zone umide protette nel mondo, grazie alla designazione di sette nuovi siti nello Zimbabwe, che portano il totale globale a oltre 2.200 siti.
Celebrazioni della Giornata sono previste in tutto il mondo, dagli Usa al Giappone, dall'Argentina alla Nigeria all'Australia, passando per l'Europa. In Italia il Wwf, dopo le iniziative nelle oasi del weekend scorso, domani sarà a Lecce per una cerimonia speciale nell'ambito di "Ecology 150 Anniversary", cioè l'anniversario della formalizzazione del concetto di "ecologia", nato nel 1866 grazie ad Ernst Haeckel. Alla conferenza inaugura seguirà una visita guidata nella riserva naturale delle Cesine.
Legambiente, invece, fino 13 febbraio organizzerà escursioni, ciaspolate, trekking e attività didattiche per bambini nelle zone umide più e meno note della Penisola.
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