L’inchiesta riguarda la gestione degli scarti di lavorazione delle navi, prodotti da parte delle ditte subappaltatrici diFincantieri, che però non risultano titolari dell’autorizzazione a gestire i rifiuti. La contestazione riguarda in particolare il deposito temporaneo messo a disposizione da Fincantieri, dove i vari rifiuti vengono ammassati e quindi rimossi da parte di un’altra ditta subappaltatrice.
Tutto ciò rientra in un’indagine avviata nel maggio 2013 dalla procura di Gorizia. La richiesta di sequestro era stata respinta in un primo momento da gip e tribunale che non avevano ravvisato l’urgenza del provvedimento. Un ricorso della Procura in Cassazione, però, è stato accolto e il tribunale, di nuovo investito dell questione, ha disposto la misura cautelare. Oltre all’ex direttore dello stabilimento De Marco, sono indagati anche Nella Dosso, titolare della ditta Pulitecnica friulana di Udine, Valter Radin della Petrol Lavori di San Dorligo della Valle (Trieste),Romeo Ronco della Marinoni di Genova, Francois Marcel Gaston Avon della Carboline Italia, Corrado Annis della Sirn di Trieste e Fabio Bianchi della Savi di Genova. http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/30/fincantieri-sequestrate-aree-monfalcone-7-indagati-deposito-rifiuti-incontrollato/1829319/