sabato 20 giugno 2015

Jeremy Rifkin commenta l'enciclica Laudato si' "Com’è sharing questo Papa Francesco"

La lettera del pontefice è più di un appello ecologico. È l'apertura della Chiesa a un nuovo modello. Parola di un guru
 della nuova economia. "Un grande passo in avanti verso il cambio globale di paradigma"

L'Enciclica di papa Bergoglio non è un semplice appello ecologico: è uno straordinario passo in avanti verso il cambio di paradigma economico e sociale che sta coinvolgendo tutto il pianeta». Lo afferma l'economista e saggista Jeremy Rifkin in un'intervista a “l'Espresso” in edicola da venerdì 19 giugno e già online su Espresso+.

«Francesco ha capito che siamo nel momento decisivo di uno scontro epocale tra il vecchio capitalismo e un nuovo modello di relazioni economiche, ambientali e sociali. Il Papa ha identificato perfettamente la questione legando la condizione ecologica alla condizione umana, l'ecologia del pianeta all'ecologia dell'umanità», ha aggiunto Rifkin.

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Secondo lo studioso americano, il Pontefice «non si limita a sottolineare l'urgenza della sostituzione dei combustibili fossili con le rinnovabili, ma cita anche diversi casi di “buone pratiche” che nel contempo causano meno danni al pianeta e diminuiscono il divario sociale. Arrivando a parlare di “un modello circolare di produzione che assicuri risorse per tutti e per le generazioni future, e che richiede di massimizzare l’efficienza, riutilizzare e riciclare”: parole profetiche e che in parte riflettono quello che già sta succedendo, con il tramonto del vecchio capitalismo e l'avvio della Terza rivoluzione industriale basata proprio sul quel modello».

Rifkin nota che «non c'è niente di regressivo nelle parole dell'Enciclica. Si parla invece di nuovi comportamenti che già si stanno diffondendo, specie tra i più giovani, come quello dei “prosumer” (i consumatori che sono anche produttori) o quelli che costituiscono la cosiddetta “sharing economy”, l'economia della condivisione.

Secondo Rifkin, quindi, le parole del papa «disturberanno molto tutto l'establishment economico e politico legato al vecchio capitalismo e che non sa o non vuole adattarsi al cambiamento di modello, tutto il business legato ai combustibili fossili, tutti coloro che per interesse negano il riscaldamento globale e gli effetti devastanti della massa di rifiuti creati dal sistema produttivo attuale». http://espresso.repubblica.it/archivio/2015/06/17/news/jeremy-rifkin-com-e-sharing-papa-francesco-1.217604?ref=HEF_RULLO

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