sabato 20 giugno 2015

Enciclica 'Laudato sì', ecologia non può essere arte di arrangiarsi Papa, paradigma non può essere quello consumista

CITTA' DEL VATICANO - L'uomo è "ancora capace di intervenire positivamente" per l'ambiente, ma non serve una "ecologia superficiale o apparente", intorpidita, di "spensierata irresponsabilità". Non si può attuare il "modo in cui l'uomo si arrangia per alimentare i suoi vizi autodistruttivi", "rimandando decisioni importanti", "non riconoscendo i problemi". Così il Papa nella enciclica "Laudato si'", appena pubblicata, che rivolge un doppio appello, a "proteggere la casa comune", controllando surriscaldamento climatico e altri danni ambientali, ma anche cambiare modello di sviluppo, per i "poveri", e "per uno sviluppo sostenibile e integrale". Il modello consumista - è scritto nell'enciclica - è completamente disinteressato al "bene comune". Realizzare una "cittadinanza ecologica" invece porta a una serie di "azioni quotidiane" che hanno di mira la cura del creato, e uno sviluppo equo. La enciclica ne elenca varie, dal consumo equo e solidale, al minor uso di condizionatori, alla gestione dei rifiuti.

Alleanza umanità ambiente, no al consumismo senza etica
"Ai problemi sociali si risponde con reti comunitarie". Lo afferma l'enciclica ricordando che i singoli "possono perdere la capacità e la libertà di vincere la logica della ragione strumentale e finiscono per soccombere a un consumismo senza etica e senza senso sociale e ambientale". Serve una "alleanza umanità-ambiente".

L'esaurimento delle risorse può esser il pretesto per nuove guerre
Scrive il Papa nell'enciclica: "L'esaurimento di alcune risorse" crea "uno scenario favorevole per nuove guerre, mascherate con nobili rivendicazioni". E d'altra parte "la guerra causa sempre gravi danni all'ambiente e alla ricchezza culturale dei popoli, i rischi diventano enormi pensando a armi nucleari e biologiche".
I popoli hanno pagato prezzo salvataggio banche 
Già il "salvataggio a ogni costo delle banche è stato fatto pagare alla popolazione": Oggi non facciamo pagare ai popoli il prezzo della crescita ad ogni costo, "rallentiamo il passo", e puntiamo a uno "stile di vita" conciliabile con la difesa integrale dell'ambiente e della vita di tutti i popoli, prosegue il Papa nell'enciclica.

Galletti, dal Papa grande insegnamento per tutti
"Io penso che sia un fatto importantissimo che interessa credenti e non credenti. L'Autorità morale più forte nel Pianeta pone al centro dell'attenzione i temi ambientali nella prospettiva di salvaguardia delle generazioni future mettendo al centro l'uomo. E credo che questo sia un grande insegnamento per tutti''. Lo afferma il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, a margine di un convegno dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), a proposito dell'Enciclica di Papa Francesco 'Laudato si''. ''Ognuno si deve sentire protagonista di questa Enciclica, si deve sentire chiamato in causa da questa Enciclica'', continua Galletti, secondo cui il richiamo del Papa alle responsabilità politiche può essere ''assolutamente'' accolto: ''il suo è un discorso globale rivolto a tutto il Pianeta. Punta molto sul tema delle disparità tra ricchi e poveri che crea problemi ambientali e li creerà ancora di più con i cambiamenti climatici; e questo è un tema che investe tutta la politica del mondo. Anche noi dobbiamo fare delle riflessioni interne perché le responsabilità ci sono da parte della politica, degli imprenditori e dei singoli cittadini''. ''Riguarda anche noi - spiega il ministro - per quanto riguarda gli scempi che invadono alcune zone del Paese, sia per le discariche sia per le zone da bonificare e l'ex zone industriali, e anche per i comportamenti quotidiani. L'Enciclica del Papa punta molto anche sul cambiamento degli stili di vita che non è da interpretare come un invito a star peggio, è un invito sicuramente alla sobrietà ma un invito anche a comportamenti ambientalmente corretti''.

Realacci, enciclica forte e importante scossa 'verde'
"Forte e importante la scossa che arriva dall'enciclica "Laudato si'" di Papa Francesco sui temi dell'ambiente e dei mutamenti climatici e, più in generale, sullo sviluppo umano. Una visione e una capacità di connettere temi e culture che sembra, francamente, mancare alla politica". Così Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, commenta l'enciclica di Papa Francesco, sottolineando che una società come quella tratteggiata da Papa Bergoglio "può parlare italiano". "Le parole del Santo Padre - rileva Realacci - rappresentano un monito importante a governi e politici di tutto il mondo, che arrivano significativamente a pochi mesi dal vertice Onu di Parigi sul clima. Una società, quella tratteggiata da Papa Bergoglio, che può parlare italiano. Questa idea di società solidale e di economia a misura d'uomo, che sta in campo senza compromettere il futuro, usando meno energia e meno materie prime, infatti, già parla italiano". "Coesione sociale, comunità, territori, bellezza e qualità - conclude il presidente della Commissione Ambiente della Camera - sono parte integrante della capacità italiana di produrre cose che piacciono al mondo. Il nostro contributo ad un 'progetto comune' che speriamo si affermi anche alla Cop21 di Parigi".

Marinello,seguiamo Papa Francesco e salviamo la Terra
"Laudato sì dovrebbe essere il programma di tutte le forze moderate: le parole e gli insegnamenti del Santo Padre tracciano la strada dello sviluppo sostenibile e del rispetto dell'ambiente, quello che le forze moderate sostengono da sempre". Lo afferma il Presidente della Commissione Ambiente del Senato Giuseppe Marinello commentando l'enciclica 'Laudato si' scritta da Papa Francesco e aggiungendo: "Seguiamo Papa Francesco e salviamo la terra". "L'attenzione del Pontefice alle varie di forme di inquinamento - sottolinea il senatore - è un pungolo per la politica e un monito per chi deturpa il territorio. Al Papa il compito di tracciare la strada, a noi politici quello di intervenire con norme chiare e dure, come del resto è già in parte stato fatto con il ddl sugli eco reati. L'enciclica di Francesco - aggiunge il presidente della Commissione Ambiente del Senato - ci consegna una grande verità: l'uomo non è il padrone dell'universo e della terra ma il depositario e l'usufruttario di un patrimonio da conservare e lasciare in eredità alle future generazioni". "Chi si azzarda a contestare Bergoglio - conclude Marinello -, mira solo a ottenere spazio sui giornali. Almeno oggi Salvini stia zitto e rifletta sugli insegnamenti di Francesco: un leader mondiale che non ha eguali".

Braga (Pd), Papa richiama a costruire eco-società
''Con l'Enciclica 'Laudato Si'', la prima in assoluto dedicata al Creato e ispirata al Cantico del Santo povero di Assisi, Papa Francesco richiama tutti ad un forte e lungimirante impegno a costruire, senza più alibi, una società più giusta, attenta all'ecosistema e solidale''. Lo afferma Chiara Braga, deputata e responsabile Ambiente del Pd, commentando l'enciclica di Papa Francesco. ''Tutto ciò, come ritiene Papa Bergoglio, passa per la fondamentale e necessaria salvaguardia dell'ambiente - osserva Braga - le parole di Sua Santità dimostrano anche che, nell'anno cruciale per il dibattito sul clima della COP21 di Parigi, è possibile fare fronte alle sfide del nuovo secolo, tenendo insieme sostenibilità ambientale, equità sociale e cooperazione internazionale. II progetto dell'ecologia integrale avanzato dal Papa interroga la società del tempo e spinge convintamente i cittadini del nostro tempo, in particolare le nuove generazioni, a confrontarsi con le questioni della crisi 'ambientale globale'''. ''Il richiamo ad occuparsi della cura della 'casa comune' - rileva - dovrà sempre più ispirare nel nostro tempo le politiche ambientali e non, per lasciare alle generazioni future più diritti ed opportunità. Il Partito democratico oggi impegnato nella sfida del Governo sente su di sé questa responsabilità molto forte e lavora perché queste parole non restino tali ma ispirino davvero le scelte di chi oggi ha la possibilità di determinare un cambiamento vero verso una società più sostenibile e giusta''.
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