sabato 21 febbraio 2015

I bio-caminetti inquinano. Dalla Germania arrivano finalmente le prove.

Il 30 novembre del 2007, dopo aver visto su La Repubblica la pubblicità di un caminetto senza canna fumaria, alimentato con bioetanolo ho scritto un post sul mio Blog, ipotizzando una pericolosa bio bufala.

Nel post avvertivo i potenziali acquirenti dei pericoli per la qualità dell'aria degli appartamenti che avrebbero ospitato questi caminetti.

Il post ha aperto un grande dibattito pubblico sull'argomento e ancora oggi riceve molte visite con 55.965 contatti.

A distanza di sette anni, le mie ipotesi sono state confermate: i biocaminetti inquinano e sono una fonte di rischio per la salute. 

Queste affermazioni  derivano da una ricerca del Fraunhofer Institute per la ricerca sul legno.

La ricerca è stata pubblicata nel 2014 e per realizzarla è stata utilizzata una stanza di 48 metri cubi, con pareti, soffitto e pavimenti in acciaio. 

L'uso di questo metallo è motivato dal fatto di non interferire con gli inquinanti emessi durante la combustione che pareti di altro materiale potrebbero assorbire e/o rilasciare.

In questa stanza sono stati accessi quattro diversi modelli di bio caminetti, utilizando bioetanolo di nove marche diverse, compreso un gel di questo composto.

Nel corso della combustione speciali sonde hanno effttuato prelievi dell'aria all'interno della stanza e misurata la concentrazione dei composti che si formano  durante ogni combustione, oltre all'anidride carbonica, il biossido di azoto, le polveri sottili e la formaldeide.

In questa prova tutti i quattro caminetti, una volta accesi hanno riempito la stanza di ossidi di azoto a concentrazioni maggiori dello standard di qualità ammesso all'interno delle abitazioni e pari a 0,35 milligrammi per metro cubo di aria. In un caso si sono raggiunti ben 2,7 milligrammi per metro cubo.

I fumi prodotta dai caminetti a bioetanolo hanno sforato anche il limite fissato per la formaldeide (0,1 parti per milione) con un valore massimo di 0,45 parti per milione.

Anche l'anidride carbonica, inevitabile prodotto di tutte le combustioni, è aumentato dopo che i caminetti erano stati accesi e in un caso si sono raggiunti 6.000 parti per milione, a fronte dei 1000 parti per milione, considerato accettabile all'interno delle abitazioni.

Le conclusioni dello studio sono che senza alcun dubbio i caminetti alimentati a bioetanolo sono un'importante fonte d'inquinamento  e una potenziale fonte di rischio per la salute.

Queste valutazioni si riferiscono ad un uso in ambiente domestici di piccole dimensioni, senza canna fumaria e con limitata ventilazione.

Ora anche i più scettici dei miei lettori sono ufficialmente avvertiti.

State lontani dalle bio-bufale!http://federico-valerio.blogspot.it/2015/02/i-biocamini-inquinano.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+ScienziatoPreoccupato+(Scienziato+Preoccupato)

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