lunedì 5 gennaio 2015

Viva il recupero delle Saline Joniche

Alcune settimane fa avevamo parlato del bellissimo progetto di
recupero ambientale delle Saline Joniche in Calabria, sviluppato
da AutonomeForme di Palermo e Grupo Aranea di Alicante. Il
progetto che ha raccolto già numerosi riconoscimenti internazionali,
prevede che una porzione di costa, fortemente compromessa
da anni di industrializzazione aggressiva, torni a diventare un brano
di natura, controllando un meccanismo di allagamenti progressivi.
Fino a qui, sembrava una storia a lieto fine: in realtà, la questione è
ancora assai incerta, come purtroppo di solito accade da noi. Già dal
2007 si parla della realizzazione di una centrale energetica a carbone
(pulito, definizione non troppo convincente) sul sito della Liquichimica,
un ecomostro costato 1300 miliardi di vecchie lire, che
funzionò come stabilimento per la produzione di proteine animali
per soli due giorni. L’intreccio di interessi politici ed economici,
tangenziali alle attività della ‘ndrangheta, arricchitasi con i cantieri
della Liquichimica e delle Officine Grandi Riparazioni, si accavalla
a questioni che travalicano la Calabria: nel settembre del 2013, i
cittadini svizzeri del Cantone dei Grigioni votarono perché la propria
azienda energetica pubblica Repower uscisse dal progetto di
centrale. In Emilia Romagna, il gruppo Hera è sotto pressione perché
sospenda l’iniziativa. Tutto ciò accresce ulteriormente l’apprez -
zamento per il progetto, non solo una speculazione intellettuale
sofisticata, ma una vera e propria proposta politica, rispetto alla
quale gli abitanti di Montebello Jonico si stanno mobilitando.
Valentin Blum

IL FATTO QUOTIDIANO DEL LUNEDÌ LUNEDÌ 5 GENNAIO 2 01 5 17

Nessun commento:

Posta un commento