sabato 3 gennaio 2015

scandalo rifiuti a Latina e nel Lazio: la sentenza dei giudici amministrativi E la Rida ha diritto a tariffe aggiornate

DETTAGLI
IL LIVELLO
FISSATO
INIZIALMENTE
NON TENEVA CONTO
DI VOCI INSUPERABILI
A CARICO
DEI COMUNI
E’ arrivata una sentenza del
Tribunale amministrativo a
stabilire quale dovrà essere la
tariffa dei rifiuti conferiti negli impianti
di trattamento e che quindi
varranno per il calcolo delle bollette.
Il verdetto segue un ricorso presentato
dalla Rida Ambiente di Aprilia,
società che tratta tutti i rifiuti indifferenziati
della provincia di Latina e
parte di quelli della provincia di
Roma. La tariffa di conferimento, in
base a questa pronuncia dei giudici
amministrativi, potrà aumentare.
Non solo: la Regione Lazio rischia di
dover pagare un maxi risarcimento
alla stessa ricorrente Rida Ambiente.
La storia delle tariffe per i conferimenti
è alla base anche della maxinchiesta
che ha portato al processo
ai vertici del gruppo Cerroni nonché
di alcuni dirigenti della Regione Lazio
che favorivano quella holding a
discapito proprio della Rida. Nei
fatti la Regione Lazio non ha mai
adeguatamente regolamentato il ciclo
dei rifiuti e i relativi costi di
smaltimento nelle discariche e negli
impianti. Il 28 novembre 2013 la
Regione aveva fissato la tariffa per
conferire i rifiuti alla Rida ad un
importo pari a 97,1 euro a tonnellata,
mentre quella provvisoria era di 82,7
euro. Nel ricorso però la Rida srl ha
sostenuto che la determina della Regione
non teneva conto di alcuni costi
insiti nel servizio e che come tali
dovevano essere pagati dai Comuni.
Costi che ora dovranno essere tenuti
in considerazione così come riconosciuto
dal Tar in accoglimento del
ricorso della Rida.

IL QUOTIDIANO - Venerdì 2 Gennaio 2015
Latina 7


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