lunedì 5 gennaio 2015

centrale nucleare e deposito delle scorie a Borgo Sabotino? assurda l'ennesima servitù su questo territorio

Deposito nucleare,
è già polemica
Di Cocco: sarebbe assurda un’altra servitù su questo territorio
FRASI
IL COORDINATORE
DI NDC ESCLUDE
CHE A SABOTINO
POSSA ESSERE
COSTRUITO
UN IMPIANTO
NAZIONALE
TEMPI
CI VORRANNO
ANCORA
4 MESI PRIMA
CHE SI APRA
IL DIBATTITO PUBBLICO
CON LE COMUNITÀ
LOCALI
CONSEGNATA
LA CARTA DELLE AREE
POTENZIALMENTE
IDONEE
bastato sentirsi tra
i possibili candidati
ad ospitare il deposito
nazionale delle scorie
nucleari per avere i
capelli dritti e temere
un’altra servitù ambientale,
forse anche sulla sicurezza.
Così a pochi
giorni dalla presentazione
della relazione di Sogin
sui siti idonei arrivano
i primi interventi politici,
come quello del
coordinatore del Nuovo
Centrodestra, Gianluca
Di Cocco. «Se il deposito
che è stato appena ultimato
- dice l’ex assessore
della Giunta Di Giorgi - è
per il processo di decommissioning
locale ben
venga; è giusto che tutti i
materiali prodotti qui
vengano messi in sicurezza,
ma se Borgo Sabotino
dovesse diventare un
mega deposito nazionale,
allora no, non va bene. Il
nostro territorio - aggiunge
Di Cocco - ha già dato
e continua a dare con la
discarica di Borgo Montello,
il Poligono di tiro,
la centrale Terna... il territorio
è talmente saturo
che diventerebbe un
grosso handicap ricevere
materiali delle altre centrali.
Questo non è possibile,
il nostro territorio
non può e non deve assolutamente
rientrare neanche
come ipotesi nei criteri
per la realizzazione
del sito unico nazionale
per il deposito di scorie
nucleari, che condannerebbe
Latina per 200/300
anni a essere una pattumiera
nucleare. La non
condivisione dei cittadini
ad ospitare una simile
situazione non nasce oggi
che è stata depositata
la relazione dell’Ispra ma
è così da sempre. Mi
auguro che una voce univoca
per il «no» si alzi in
maniera forte, da ogni
parte, dai nostri consiglieri
comunali ai parlamentari
della provincia
».
Per la verità le caratteristiche
morfologiche e l’assetto
ambientale di Latina porterebbero
ad escludere questo
sito a priori, ma le località
individuate non si conoscereranno
prima del prossimo
mese di aprile e solo dopo
comincerà il confronto con
le comunità e gli enti locali
interessati. A giocare a favore
di Latina e contro la costruzione
di un deposito nazionale
per le scorie c’è la
vicinanza del mare che è,
appunto una delle cause
escludenti previste nella relazione.
Il costo di questa
struttura è stimato in 1,5
miliardi di euro circa e dovrà
essere pronta per il 2022.
IL QUOTIDIANO - Lunedì 5 Gennaio 2015

6 Latina

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