lunedì 1 dicembre 2014

Foreste 'spugne' CO2 Pianeta,contengono 860 mld ton Dossier Wwf,al centro vertice Lima;in Perù un pezzo di Amazzonia

di Tommaso Tetro 
Un patrimonio immenso di verde che rischia di perdersi e una risorsa per la lotta ai cambiamenti climatici che funziona come un 'assorbi-gas serra'. Sono le foreste, vere e proprie 'spugne' per la CO2, per come la assorbono e la trattengono, tanto che dentro quelle 'buone', quelle in grado di autorigenerarsi, sono custodite 860 miliardi di tonnellate di carbonio. E' il Wwf a mettere l'accento sui grandi polmoni della Terra, a poche ore dall'apertura della XX Conferenza delle parti (Cop) in Perù.

Per l'associazione del Panda le foreste avranno un ruolo centrale nella prossima Conferenza di Lima, specie l'Amazzonia: da un lato perché il Perù è uno degli 8 Paesi della grande foresta dell'America latina, dall'altro perché è il nono Paese con più foreste al mondo e tra quelli con il più alto tasso di biodiversità. Ma il Perù si trova a combattere anche contro la perdita di questo habitat unico: la deforestazione viaggia al ritmo di 715 ettari persi ogni giorno.

In generale, le foreste occupano il 31% della superficie del Pianeta, pari a oltre 4 miliardi di ettari: 47% tropicali, 9% subtropicali, 11% temperate e 33% boreali settentrionali. Più della metà del verde mondiale si trova in 5 Paesi: Canada, Stati Uniti, Brasile, Russia, Cina. Le foreste intatte coprono una superficie di circa 1,31 miliardi di ettari: 50% in aree polari, 46% in aree equatoriali, 3% in zone a clima mite. Nel decennio 2000-2010 il Brasile è stato il Paese con la perdita maggiore di area forestale (2,6 milioni di ettari all'anno). 

A livello globale nel decennio sono andati persi circa 13 milioni di ettari di foresta ogni anno (erano 16 milioni nel periodo precedente). Il Wwf ricorda i dati del Global Carbon Budget (un programma internazionale sul ciclo del carbonio): nel 2013 la concentrazione di biossido di carbonio in atmosfera ha raggiunto le 395 parti per milione, la più alta in 800 mila anni; entro la fine del 2014 saranno raggiunte 40 miliardi di tonnellate di CO2, con un incremento del 2,5% rispetto al 2013. Di queste, le emissioni derivanti dai processi di deforestazione sono pari a 3,3 miliardi di tonnellate nel 2013, l'8% delle emissioni totali. Il Wwf cita poi un recente rapporto in cui viene calcolato che dall'occupazione umana non tribale dell'Amazzonia sono stati distrutti almeno 42 miliardi di alberi, 2.000 al minuto, ininterrottamente da almeno 40 anni.
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