sabato 20 dicembre 2014

discarica Borgo Montello: chi favorisce impianto tmb, inquinamento delle falde, mancata bonifica è sicuro di non commettere atti penalmente rilevanti?

All'epoca delle telefonate (con Cirilli, Di Giorgi, Mattioli, De Amicis) Bruno Landi era già stato chiamato in tribunale quale responsabile (insieme ad altri) dell'inquinamento delle falde dentro e fuori la discarica. Ciascuno può chiedere scusa a chi vuole, raccomandarsi chi gli pare, fare il tifo per questo o quell'impianto o ditta o imprenditore. Ma non quando dovrebbe fare, garantire la salute e l'interesse pubblico e invece di fatto la danneggia favorendo chi sta lavorando per danneggiarlo o ha danneggiato. Siamo proprio sicuri che nell'atteggiamento degli amministratori di cui sopra, di quelli della regione e del comune, del gruppo del pd non ci siano elementi penali? io, al posto loro, andrei in procura a raccontare ciò che hanno fatto o anche di quello che non hanno fatto per tutelare l'ambiente e i cittadini. Non sarei così sicuro che favorire un "impianto specchietto per le allodole" (frodando l'interesse pubblico?) piuttosto che attuare la raccolta differenziata (riducendo inquinamento e facendo risparmiare l'erario e i cittadini) non si penalmente rilevante. Lo hanno fatto in buona fede? ci crede qualcuno? da parte di chi nonostante tutto (e non lo dimentichiamo il parere contrario dell'ufficio urbanistica del comune di Latina) continua a difendere o proporre l'impianto "specchietto per le allodole", senza operare per le bonifiche, per le informazioni ai cittadini, per la tutela della salute pubblica, c'è qualcuno che se la sente di fare la fine di Muzio Scevola dichiarando che non è penalmente rilevante? Chi c'era il 25 novembre, quando qualcuno che ha uno strano concetto di educazione, ricorderà che il sindaco Di Giorgi aveva salutato tutti, con convenevoli vari, imprenditori di Indeco e Ecoambiente compresi, ma non i cittadini. Questo non è certo sinonimo di educazione, ma nessuno ha chiesto scusa per un atto di evidente maleducazione. Da 9 mesi i cittadini di via Monfalcone attendono un appuntamento dal sindaco Di Giorgi, una telefonata. Ma, ci spiegano le intercettazioni, il sindaco ha tempo solo per gli imprenditori (accusati di inquinamento) e non per rispondere ai cittadini. Anche questa è maleducazione ma nessuno si scusa, i cittadini non sono imprenditori e non possono trovare posti di lavoro ai cognati. Dopo i primi arresti e scandali sui rifiuti, De Marchis, all'epoca capogruppo del pd, aveva detto che voleva chiarezza. Uno che non capisce dopo 30 anni di prove, documenti, fatti (e poi arresti e sequestri) quello che succede, che ha ancora bisogno di qualcuno che gli faccia chiarezza o c'è o ci fa. e se il pd continua a volere l'impianto specchietto per le allodole o c'è o ci fa.

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