sabato 1 novembre 2014

discarica di Borgo Montello caos rifiuti a Latina Il futuro complicato della Ecoambiente Senza Aia l’impianto di tmb è in ritardo. I pericoli per la partecipata

DETTAGLI
I NODI
AFFRONTATI IERI
NELLA RIUNIONE
DEL CDA
DI LATINA AMBIENTE


Consiglio di amministrazione
determinante
quello che la
società Latina Ambiente ha
tenuto ieri pomeriggio e nel
corso del quale sono stati
affrontati alcuni nodi e criticità
che afferiscono il presente
e il futuro della partecipata
Ecoambiente. I lavori
si sono aperti con la relazione
del presidente del cda di
Ecoambiente, Stefano Gori,
il quale ha riferito quanto
emerso nel corso dell’as -
semblea dei soci (appunto
Latina Ambiente che detiene
il 51% e EcoLatina Impianti
che possiede il restante
49%) e in specie sulla
situazione industriale della
società legata al prossimo
esaurimento del sito di stoccaggio
nonché ai ritardi che
si stanno accumulando per
la costruzione dell’impianto
di Tmb già autorizzato e
ritenuto strategico ma sul
quale manca ancora l’Aia
della Regione Lazio, ultimo
step prima che possano essere
avviati i lavori. A conclusione
della riunione si è
stabilito di convocare un’as -
semblea dei soci di Latina
Ambiente per affrontare anche
in quella sede i nodi
legati al futuro della gestione.
Uno scoglio importante
è rappresentato proprio dalla
sopravvivenza di Ecoambiente,
a sua volta legata
all’impianto di Tmb; il valore
delle quote detenute da
Latina Ambiente in questa
società è stato valutato in 3
milioni di euro, senza i quali
la Latina Ambiente dovrebbe
reperire altrimenti la stessa
somma. In che modo?
Con una ricapitalizzazione
forse. Ma in questo caso
verrebbe chiamato a pagare
direttamente il socio più importante,
ossia il Comune di
Latina (che ha il 51% di
Latina Ambiente). Oppure
cercando altri soci sul mercato
e questa sarebbe
un ’operazione ancora più
complessa. Ma l’a l t e r n a t iva
possibile resta sempre l’au -
torizzazione della Regione
Lazio; grazie all’Aia infatti
Ecoambiente potrebbe subito
ampliare l’invaso dello
stoccaggio e poi dare il via
alla costruzione dell’i mpianto.
La stessa autorizzazione
è stata già concessa
dal Dipartimento Ambiente
della Regione a Indeco srl,
l’altro gestore dell’invaso di
Montello, decisione su cui
peraltro si sono scatenate
moltissime polemiche proprio
in questi giorni e in
seguito all’inchiesta della
Procura che ha portato,
quindici giorni fa, all’arre -
sto dei vertici della srl.
IL QUOTIDIANO - Giovedì 30 Ottobre 2014
4 Latina


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