domenica 26 ottobre 2014

Pontinia, lo stabilimento in curatela fallimentare dal 1998. Accertamenti per individuare i responsabili Sigilli ai rifiuti dimenticati

Blitz della Forestale nel sito industriale dell’ex Arcobaleno, sequestrati mille fusti
I RESIDENTI AVEVANO
PROTESTATO SPESSO
PER L’ARIA
IRRESPIRABILE
DI FEDERICO DOMENICHELLI
Dal 1998 lo stabilimento
industriale ex Arcobaleno
di via Calabria
a Pontinia è in curatela
fallimentare. E all’i n te rn o
del sito, come accertato a
seguito di un sopralluogo del
Corpo Forestale di Terracina
avvenuto nei giorni scorsi,
erano stipate ingenti quantità
di rifiuti. In particolar modo,
si tratta di fusti contenenti
prodotti agroalimentari oramai
in avanzato stato di decomposizione,
tanto da emanare
un odore nauseabondo.
E difatti più volte alcuni residenti
avevano segnalato la
problematica ad enti e autorità
competenti a causa del
disagio subito per i miasmi.
Così nei giorni scorsi gli
agenti del Comando Stazione
Forestale di Terracina, diretti
dall’ispettore superiore
Giuseppe Pannone, a seguito
di una specifica attività di
indagine, hanno effettuato
dei controlli all’interno della
abbandonati
La sentenza pronunciata
dal Tar lo scorso
anno era piuttosto
chiara e aveva annullato la
determinazione del settore
Edilizia privata con cui il
dirigente del Comune di
San Felice Circeo aveva
respinto un’istanza di permesso
a costruire per un
villino unifamiliare e un
altro villino bifamiliare.
Da allora ad oggi, però,
nonostante la condanna,
l’ufficio tecnico dell’ente
non ha provveduto a dare
esecuzione a quanto stabilito
dai giudici del tribunale
amministrativo e ancora
una volta la questione è
finita nelle aule di tribunale.
Il Comune, e questo non
è che l’ultimo caso, è stato
condannato ancora una
volta. E non solo a dare
integrale esecuzione alla
sentenza entro 60 giorni,
ma anche a pagare le spese
legali che sono state calcolate
in 1.500 euro. In caso
di perdurante inadempienza
da parte dell’ente, verrà
nominato un commissario
ad acta e anche il costo del
tecnico (1.500 euro) sarà
eventualmente a carico
delle casse pubbliche e
quindi a carico di tutti i
cittadini.
struttura di via Calabria. Nello
stabile dell’i n du s t r i a
agroalimentare, i forestali
hanno rinvenuto circa mille
fusti contenenti ancora prodotti
agroalimentari che ora
mai erano in evidente stato di
decomposizione. Ma non solo
questo. In confezioni di
diverse misure, in un’altra
area dello stabilimento, erano
accatastati circa 300 metri
cubi di rifiuti della stessa
categoria, ovviamente sempre
in evidente stato di abbandono
e decomposizione.
Così sono scattati i sigilli ed
entrambe le aree sono state
poste sotto sequestro giudiziario
e affidate in custodia
all’attuale gestore dello stabilimento,
dando notizia del
caso all’autorità giudiziaria,
con l’ipotesi di reato relativa
alla violazione del testo unico
sulle norme in materia
ambientale del 2006. Ma le
indagini non sono ancora
concluse, poiché gli agenti
del
Corpo Forestale dello
Stato di Terracina sono al
lavoro per cercare di far luce
sulle responsabilità, ma non è
cosa semplice. Lo stabilimento,
difatti, come accennato,
è in curatela fallimentare dal lontano 1998 e all’in -
terno della nota struttura nel
corso degli anni hanno operato
più società che hanno
dichiarato il fallimento. Gli
accertamenti dunque proseguono,
volti ora a cercare di
individuare le varie responsabilità
del mancato smaltimento
dei rifiuti ammassati
nello stabile di via Calabria e
sequestrati dai forestali nei
giorni scorsi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

IL QUOTIDIANO - Sabato 25 Ottobre 2014

Pontinia Circeo

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