martedì 4 marzo 2014

Ue non vuole attaccare divieto Italia coltivazione Ogm Nel mirino Bruxelles c'é decreto italiano condannato da Corte Ue

La Commissione europea non intende chiedere all'Italia di sopprimere la clausola di salvaguardia con cui blocca la coltivazione del mais Ogm Mon 810, l'unico ad oggi autorizzato nell'Ue. Lo hanno detto all'ANSA esperti del settore precisando che la lettera di scambi di informazione sugli Ogm, inviata mesi fa all'Italia, "riguarda il suo decreto legislativo che, in contrasto con la normativa europea, prevede una doppia autorizzazione per chi vuole coltivare organismi geneticamente modificati".

La precisione é importante in quanto la revoca del decreto, per quanto riguarda le regole di autorizzazione, non pregiudica il mantenimento del divieto in Italia di coltivare Ogm, nel caso specifico il Mon 810. L'Italia, che ha già subito due condanne dalla Corte di giustizia Ue, si difende ricordando di avere già adottato misure d'urgenza e di non applicare nei fatti quel decreto. Ma per Bruxelles é essenziale che venga ristabilita un situazione giuridica senza ambiguità.

Ora bisognerà attendere la fine di marzo per capire se la Commissione Ue intende aprire o meno la procedura d'infrazione nei confronti di Roma. Intanto il contesto politico é in piena evoluzione nell'Ue. Ieri i ministri dell'ambiente europei - con il solo secco no del Belgio - hanno aperto al compromesso della presidenza greca che dà ai singoli Stati membri la facoltà di scelta se autorizzare o meno la coltivazione di Ogm sul loro territorio. Un'evoluzione positiva che eviterebbe tutte nuove procedure d'infrazioni.
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