Sono queste le conclusioni di un sondaggio svolto attraverso 17 Stati americani, particolarmente nel Midwest, con l’obiettivo di colmare il gap di dati finora utilizzati dal dipartimento dell’agricoltura (USDA) e dimostrare l’inadeguatezza delle raccomandazioni che il comitato di studio sulla biotecnologia e sulle politiche agricole future sta elaborando, pesantemente condizionato – secondo i promotori della rilevazione – dai sostenitori del settore biotech.
Le due organizzazioni che hanno prodotto il sondaggio sono Food & Water Watch, che si spende sui temi della sicurezza alimentare, dell’accesso sostenibile all’acqua e al cibo, e OFARM, dedita allo sviluppo l’agricoltura biologica, e criticano il lavoro compiuto dal comitato nel 2011 e 2012. Nel corso di una serie di incontri mirati a stabilire un protocollo per la coesistenza tra Ogm e non-Ogm e a progettare un meccanismo di compensazione per gli agricoltori economicamente danneggiati dalla contaminazione delle colture geneticamente modificate, non si sono infatti potuti stimare i costi associati alla compresenza delle due tipologie di coltivazioni per mancanza di dati, ma ne è comunque scaturito il suggerimento per la creazione di un meccanismo di compensazionetramite una forma di assicurazione del raccolto eventualmente a carico dei produttori di colture non-Ogm.
4 Marzo 2014
Corrado Fontana @ fontana@valori.it http://valori.it/economia/sondaggio-usa-biologico-ogm-convivenza-difficile-7213.html
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