martedì 4 marzo 2014

il nuovo ministro all'ambiente una garanzia oltre al nucleare è favorevole all'OGM : Ogm: Galletti, Italia per proposta Ue libertà scelta Stati

Bene riapertura discussione, quadro attuale insoddisfacente BRUXELLES - L'Italia "sostiene" la proposta presentata dalla presidenza greca dell'Ue sulla coltivazione degli Ogm che lascia ai singoli Stati membri la facoltà di decidere. Lo ha affermato durante il dibattito pubblico al Consiglio Ue ambiente il ministro responsabile Gian Luca Galletti, sottolineando che "l'attuale quadro legislativo non soddisfa pienamente l'esigenza di dare agli stati membri la libertà" di vietare la coltivazione degli Ogm tenendo conto anche delle loro "tradizioni e ragioni culturali".


Da qui "l'apprezzamento" espresso dal ministro dell'Ambiente per il lavoro della presidenza greca dell'Ue "per riaver riaperto il discorso sul tema controverso della coltivazione degli ogm", la cui proposta "rappresenta dunque come ha sottolineato il commissario Borg un'utile opportunità per rivedere la normativa per superare le controversie" sul territorio europeo. Si tratta quindi, ha concluso Galletti, "base da cui riprendere il lavoro tecnico di affinamento su cui conseguire un importante accordo politico" tra i 28.

Borg, paesi Ue decidano ora o rischiano perdere treno
"Abbiamo raggiunto un punto in cui o si decide e si va avanti o ci sarà un ennesimo rinvio per anni", per questo "dobbiamo cogliere questa finestra di opportunità". E' l'invito che il commissario Ue alla salute Tonio Borg ha rivolto ai 28 in merito alla proposta legislativa che dà agli stati membri la possibilità "in modo chiaro e prevedibile" di scegliere se autorizzare o meno la coltivazione degli ogm. "E' ora tempo di decidere" e "non c'è miglior alternativa", ha detto Borg durante il dibattito pubblico con i ministri dell'ambiente, in quanto questa proposta preserva da un alto il sistema di autorizzazione basato sulle prove scientifiche dell'Efsa e dall'altro dà la possibilità agli stati membri di vietarli anche su "altre basi" che quelle scientifiche. "Il treno si è fermato in stazione, ora è tempo di salirci altrimenti lo perdiamo, non è il momento di costruire un nuovo treno ma di salire su quello che abbiamo", ha concluso.
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