domenica 5 gennaio 2014

acqualatina spacchettamento idrico il sistema per evitare le gare di appalto pubblico per favorire i soliti noti

La manutenzione della rete di distribuzione e di quella fognaria frazionata in otto lotti Spacchettamento idrico Niente gara europea, ma affidamento diretto in lotti da 950.000 euro ciascuno SISTEMI E METODI IL MAXI APPALTO TRASFORMATO IN UNA COSTELLAZIONE DI LAVORI ORDINARI E STRAORDINARI SE VUOI SI FA AGGIRATO L’OBBLIGO DELL’EVIDENZA PUBBLICA. CHIAMATA DIRETTA PER LE DITTE DEI SOLITI NOTI Di Alessandro Panigutti Latina Editoriale Oggi 5 gennaio 2014 Avrebbero dovuto procedere con una gara d’appalto, pubblicare il bando sulla gazzetta ufficiale europea e attendere le offerte, ma anche stavolta Acqualatina ha preferito giocare in casa, esercitando il controllo su tutte le fasi della procedura, fino all’aggiudi - cazione dei lavori. L’importo complessivo dell’appalto, 7 milioni e 600 mila euro, non glielo avrebbe consentito, ma in viale Pier Luigi Nervi sanno come arrangiarsi. I lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti idriche e fognarie dell’intero bacino dell’Ato 4 sono stati spacchettati in otto lotti diversi e affidati a trattativa privata con altrettante procedure separate. Le ditte da invitare sono state individuate e scelte attingendo dal cosiddetto sistema interno di qualificazione, ovvero il registro su cui Acqualatina iscrive le ditte di cui si avvale secondo la tipologia di appalto, categoria e classe di importo di appartenenza. Un sistema previsto dalla norma per semplificare le procedure quando gli importi dei lavori sono al di sotto della soglia minima che impone il ricorso alla gara pubblica (5 milioni 186 mila euro), e quando la tipologia dei lavori impone specificità operative di cui soltanto alcune ditte dispongono. Nel caso di specie, trattandosi di semplici lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, il requisito della specializzazione non serve. Ma il problema vero è quello dell’importo complessivo dei lavori, superato con il frazionamento dei lotti. Peccato che tutti e otto i «mini- appalti» siano stati predisposti negli stessi giorni, tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, segno evidente che Acqualatina aveva bisogno, almeno si spera, di pro cedere alla manutenzione dell’intera rete idrica e fognaria del bacino di utenza, e non già soltanto di alcuni settori più malandati di altri. Il colpo di genio è stato quello di suddividere in due lotti di lavori ciascuna le quattro aree geografiche dell’Ato 4. Ne è venuto fuori un pacchetto di interventi così suddivisi: manutenzione ordinaria delle reti e degli impianti dell’area Nord; manutenzione straordinaria delle reti e degli impianti dell’area Nord. Stesso sistema per le aree Centro Nord, Centro Sud e Sud. Otto appalti per otto imprese diverse, ciascuna delle quali si è aggiudicata lavori per 950.000 euro, salvo i ribassi praticati in ossequio alla regola dell’offerta più vantaggiosa, per dare una ve- ste di legittimità ad una procedura piena di falle, proprio come le reti idriche da sottoporre a manutenzione. Naturalmente sul sito ufficiale di Acqualatina, alla voce gare e appalti, nessuna traccia dello spacchettamento milionario, dunque nemmeno l’identità delle ditte che si sono aggiudicate o stanno per aggiudicarsi i lavori. Siamo certi che in nome della trasparenza Acqualatina non mancherà di rendere pubblico l’elenco di quelle ditte, anche correndo il rischio di rendere tracciabile la rete di contiguità che potrebbe consentire qua e là qualche accostamento tra le imprese, la dirigenza di Acqualatina e la politica di questo nostro territorio. Perché in ossequio al principio dei vasi comunicanti che regola l’intera e affascinante materia idrica, anche gli appalti, come l’acqua, sono soggetti all’i r r e s i s ti b i l e legge fisica del livellamento una volta finiti nel contenitore della politica.

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