venerdì 5 aprile 2013

acqua pubblica acqualatina debiti sott'acqua deve restituire 242 mila euro

Latina Oggi, Giovedì 4 Aprile 2013 La società concessionaria deve restituire 242 mila euro al Comune DEBITI SOTT'ACQUA UNA storia di ordinaria distrazione quella della gestione delle piscine comunali. Un caso di superficialità apparente dietro al quale si intravede il solito atteggiam e n t o d i «b en evol enza » dell’en te pubblico nei confronti del c on c e ss i on ario privato. Una storia che nasce nel 2006 con il contratto di concessione per la costruzione di una piscina scoperta: una società privata realizza l’i mpianto in cambio di un periodo di ges t i o n e t r e n tennale, gestione estesa anche alla piscina comunal e c o p e r t a . Con quello stesso stesso contratto, la società Nuoto 2000, è impegnata ad assumere in carico, «con utenze ad essa intestate», le spese necessarie per i canoni di energia elettrica, acqua e gas. Chiaro come il sole. Ma trascorrono tre anni senza che il Comune di Latina abbia provveduto alla separazione delle utenze. Il risultato? Acqua, energia elettrica e gas necessari alla conduzione delle due piscine (coperta e scoperta) affidate in gestione alla Nuoto 2000, continua a pagarle il Comune. Gli uffici ne sono consapevoli e cercano di metterci una «pezza». Il 18 maggio 2009 viene firmata una determina dirigenziale che prende atto del «ritardo» e in attesa che le utenze vengano finalmente separate conviene, in base ad una stima degli uffici, che il concessionario si faccia carico di corrispondere al Comune il 65% delle spese sostenute dall’ente per il gas e per l’ac - qua, e il 40% per l’e n e rg i a elettrica. Secondo quel calcolo approssimativo, anziché procedere di bolletta in bolletta (sarebbe stato più semplice e corretto) si decide che i costi a carico della concessionaria siano stimati in 7.906 euro al mese più Iva. Che fanno 94.872 euro l’an - no più Iva. Salvo conguaglio. Si va avanti così fino al novembre 2012. Le utenze non sono mai state separate, il Comune ha sempre continuato a pagare tutte le bollette malgrado il contratto di concessione del 2006 avesse stabilito che le utenze erano a totale carico del concessionario. Siamo all’anti came ra della Corte dei Conti. Ma il 14 novembre si decide di correre ai ripari: Comune e Nuoto 2000 sottoscrivono un protocollo d’intesa per risolvere l’esposizione debitoria del concessionario nei confronti del l’ente pubblico. Nuovi calcoli presuntivi e l’U ffi c i o Tecnico comunale calcola in euro 242.331,23 l’ammonta - re delle somme anticipate dal Comune per le utenze degli impianti fino alla data del 31 dicembre 2011. Il protocollo stabilisce anche le modalità di restituzione delle anticipazioni: 50mila euro entro il 5 dicembre 2012; 80mila euro entro il 5 dicembre 2013; 99.365 euro entro il 5 dicembre 2014. La somma dei tre importi non raggiunge quota 242mila perché il Comune deve 30mila euro alla Nuoto 2000, che da parte sua deve all’ente ulteriori 17.500 euro. I conti tornano. Giusto un mese più tardi, il 13 dicembre 2012, con propria determina dirigenziale l’Ufficio Welfare approva il protocollo d’in - tesa siglato un mese prima. Nel provvedimento si legge che «...la società concessionaria ha avuto l’obbligo di assumere a proprio carico tutte le utenze relative agli impianti concessionati». E invece sapete cosa c’è scritto nel protocollo d’intesa del novembre 2012 approvato il 13 dicembre 2012? «In considerazione della prevalenza dell’utilizzazione della piscina scoperta da parte del Comune di Latina le utenze gas, enel e acqua saranno intestate al Comune di Latina con riaddebito delle spese dei consumi fatturati dai gestori al concessionario nel periodo di esclusa utilizzazione dal primo giugno al 30 settembre di ogni anno». Insomma, la separazione delle utenze, se mai c’è stata, è avvenuta soltanto per metà, ovvero per la piscina coperta, ma non se ne ha certezza. Per il resto paga il Comune. Per fare i conti c’è sempre tempo. Salvo conguaglio, naturalmente. E per non farsi mancare davvero nulla, il protocollo d’intesa, che si intende integralmente recepito dall’am - ministrazione, all’articolo 8 stabilisce che tenuto conto d el l ’utilizzo della piscina scoperta da parte del Comune, tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria verranno equamente ripartiti sulla base della quota parte di impiego, ovvero 8/12 a favore del Comune. Ma non l’avevano data in concessione a un privato quella piscina? L’anticamera non è più soltanto quella della Corte dei Conti. Alessandro Panigutti Latina Oggi, Giovedì 4 Aprile 2013

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