giovedì 9 febbraio 2012

dal comune di Aprilia scacco ad Acqualatina bocciato schema convenzione

Latina Oggi, Mercoledì 08 Febbraio 2012

Il Consiglio comunale ha bocciato il nuovo schema di Convenzione
Scacco ad Acqualatina
Il sindaco: «Non vogliamo più essere presi in giro da questa gestione»
QUANDO E’NATA - Acqualatina è il gestore del Servizio Idrico Integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale 4 Si tratta di una società mista a prevalente capitale pubblico. E’ sttaa fondata nel 2003.
L’AMBITO - LE decisioni relative alla gestione del servizio idrico vengono prese dalla conferenza dei sindaci dell’Ato 4, presieduta dal presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani.
ARSENICO - LA presenza di concentrazioni eccessive di arsenico nell’acqua è stato uno dei casi più controversi del 2011. Acqualatina assicura che i lavori per sistemare la rete saranno presto completati.

LO AVEVANO annunciato subito dopo la Conferenza dei sindaci lo scorso mese di novembre. Lo hanno ribadito la settimana scorsa durante la seduta di Commissione. Ieri la maggioranza che sostiene il s i n d a c o D’Alessio ha mantenuto la parola è ha bocciato il nuovo schema di convenzione targato Acqualatina. Lo ha fatto approvando una doppia deliberazione con i voti dell’intera c o a l i z i o n e compresi i tre «si» della lista «ribelle» Altra faccia della politica e quelli del Partito democratico. Il Popolo della libertà dopo il dibattito ha preferito non prendere parte alla v o t a z i o n e . l’Udc, invece, aveva già abbandonato la seduta di Consiglio. Con i due atti il Consiglio ha ribadito il «no» al nuovo Piano d’ambito, al nuovo piano tariffario e soprattutto al nuovo schema di convenzione. Il motivo? «Perchè - hanno dichiarato gli esponenti della maggioranza - non sono state prese in considerazione le indicazioni del Consiglio di Stato e quelle del referendum». «Le nostre ragioni – ha detto il sindaco Domenico D’Ales - sio – sono state confermate dal Consiglio di Stato, che ha comprovato il principio di sovranità del Consiglio comunale che non deve solo ratificare, ma approvare o non approvare il contratto di gestione del servizio idrico integrato, e che ha sancito la legittimità dell’azio - ne della Regione Lazio che si è rifiutata di esercitare poteri sostitutivi per la ratifica del contratto stesso, avendo appurato modifiche di sostanza alla convenzione tipo. Non vogliamo più essere presi in giro. L’atto aggiuntivo della Conferenza dei Sindaci non riporta il contratto di gestione agli standard della convenzione tipo; peraltro, se questo fosse avvenuto, si sarebbero verificati automaticamente alcuni passaggi nei singoli Comuni, tra i quali l’immediato abbattimento delle tariffe per il servizio idrico. Tutto ciò non è avvenuto». La maggioranza D’Alessio, dunque, non si ferma, tira dritto e manda a distanza di pochi mesi un secondo ultimatum all’Au - torità d’ambito, al presidente della Provincia Armando Cusani e alla società Acqualatina. «La posizione del sindaco sull’acqua gode del nostro sodella convenzione tipo; peraltro, se questo fosse avvenuto, si sarebbero verificati automaticamente alcuni passaggi nei singoli Comuni, tra i quali l’immediato abbattimento delle tariffe per il servizio idrico. Tutto ciò non è avvenuto». La maggioranza D’Alessio, dunque, non si ferma, tira dritto e manda a distanza di pochi mesi un secondo ultimatum all’Au - torità d’ambito, al presidente della Provincia Armando Cusani e alla società Acqualatina. «La posizione del sindaco sull’acqua gode del nostro sodella convenzione tipo; peraltro, se questo fosse avvenuto, si sarebbero verificati automaticamente alcuni passaggi nei singoli Comuni, tra i quali l’immediato abbattimento delle tariffe per il servizio idrico. Tutto ciò non è avvenuto». La maggioranza D’Alessio, dunque, non si ferma, tira dritto e manda a distanza di pochi mesi un secondo ultimatum all’Autorità d’ambito, al presidente della Provincia Armando Cusani e alla società Acqualatina. «La posizione del sindaco sull’acqua gode del nostro sostegno - è stata la dichiarazione dei rappresentanti del Pd - la Convenzione di gestione non può essere stravolta a svantaggio del pubblico nei confronti del privato». Dai banchi dell’opposizione il Pdl oltre a ritenere confusa e superficiale la proposta della maggioranza ha chiesto la convocazione di un Consiglio comunale ad hoc sulla questione acqua alla presenza degli esponenti dell’Ato. «In questo modo - ha specificato il capogruppo del Pdl Ilaria Bencivenni - potremmo fare chiarezza su molti punti di un tema così delicato come quello relativo all’acqua. La maggioranza, oltre ad aprire l’ennesimo contenzioso, non chiarisce l’em - passe sulla concessione degli impianti che continua a tenere bloccata un’intera comunità».

M. D. L.


L’ultima vittoria al Consiglio di Stato. Ora si attendono i passi degli altri Comuni
Il grande freddo tra società e cittadini
Il comitato civico per la difesa del bene pubblico è nato proprio ad Aprilia

NON c’è dubbio che Aprilia si conferma la «bestia nera» di Acqualatina. Gli apriliani sono dei Don Chisciotte per il gestore del servizio idrico nell’Ato 4. Bollette non pagate, ricorsi al tribunale, proteste in piazza. Hanno anche costituito uno dei comitati civici più combattivi che si conoscano. E per la prima volta nella provincia pontina, anche alle elezioni è arrivata una sonora bocciatura per Acqualatina. Il sindaco Domenico D’Alessio, infatti, era il candidato di un cartello di liste civiche che tra gli obiettivi del programma elettorale avevano inserito proprio l’uscita di Aprilia dalla gestione targata Acqualatina. E dunque anche l’ennesimo capitolo scritto ieri dal Consiglio comunale rappresenta una ulteriore tappa di questo scontro. Acqualatina sostiene da alcuni anni, inserendo la cosa anche nei documenti ufficiali di bilancio, che l’atteggiamento dei cittadini apriliani che non pagano le bollette comporta enormi perdite per l’azienda. Secondo gli esponenti del comitato civico in difesa dell’acqua pubblica, si tratta di un semplice alibi per giustificare la mancanza di interventi sulla rete idrica. La vittoria più importante per i difensori dell’acqua pubblica è giunta qualche mese fa al Consiglio di Stato. I magistrati hanno infatti bocciato le modifiche apportate dalla conferenza dei sindaci dell’Ato 4 alla convenzione di gestione, che in quel modo era stata resa difforme dall’originale, varata dalla Regione Lazio. Dopo la sentenza, l’Ato 4 ha provveduto a tornare indietro, anche se ormai gli effetti di quelle modifiche sono stati assimilati dai cittadini, con un costo anche cospicuo. Aprilia, con l’atto votato ieri, si pone alla guida degli altri comuni che intendono mettere fine alla vicenda Acqualatina.

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