sabato 23 luglio 2011

nucleare libero trasporto materiale radioattivo

ESPOSTO DI MIC ALLA PROCURA DI VENEZIA PER IL FERRO RADIOATTIVO

COMUNICATO STAMPA

Si rende pubblico l’esposto inviato alla Procura della Repubblica di Venezia da parte di Mondo in Cammino

UN CAMION CONTENENTE MATERIALE RADIOATTIVO LIBERO DI CIRCOLARE PER LE STRADE ITALIANE

Sono passati quasi due mesi, ma ancora non si riesce a trovare risposte chiare agli inquietanti interrogativi che pone
la vicenda del camion con materiale ferroso radioattivo, denunciato e individuato la sera del 23 maggio a San Stino di
Livenza (VE) da parte di un’azienda che commercia ed elabora materiali ferrosi e metallici.
Ricapitoliamo i punti essenziali di questa vicenda, almeno per quanto è a nostra conoscenza.
•23/05/2011 – un carico di materiale ferroso proveniente dalla Croazia arriva presso la ditta Co.Met.Fer. di
San Stino di Livenza – l’azienda effettua un esame esterno del cassone del camion ed a questo esame, con
sensori esterni al cassone del camion, scatta un allarme per emissione di radiazioni – la ditta Co.Met.Fer.
blocca il carico in ingresso e richiede l’intervento dei Vigili del Fuoco;
•25/05/2011 – il reparto NBC dei Vigili del Fuoco interviene e fa una prima ispezione del carico – il carico non
viene rimosso, ma viene confinato;
•26/05/2011 – con una nota il Sindaco richiede la rimozione del carico e rassicurazioni in merito alla sicurezza
della delimitazione dell’area;
•08/06/2011 – in una riunione presso la Prefettura di Venezia, con ARPAV e VDF, viene deciso di rispedire il
carico al mittente;
•23/06/2011 – in una riunione successiva, costatata l’impossibilità di attuare la decisione di rispedire al
mittente, viene incaricata dello smaltimento la ditta Campoverde srl – Milano;
•29/06/2011 – ore 18:00/20:30 – la sorgente radioattiva viene rimossa a cura della ditta Campoverde srl
Milano, sotto la sorveglianza VDF, e trasportata presso un deposito temporaneo della ditta stessa.
MONDO IN CAMMINO ravvede, in quello che è successo, forti motivi di preoccupazione. Molti sono i punti poco
chiari di questa vicenda. Vorremmo in particolare chiedere alle autorità competenti di fornire celermente risposta
alle seguenti domande:
•Quali sono i valori numerici misurati per la sorgente radioattiva individuata?
•Quale tipo di isotopi radioattivi sono stati individuati?
•Quali e quante persone sono venute a contatto con il materiale radioattivo?
•Come ha fatto il carico a valicare almeno due frontiere europee, e in particolare la frontiera italiana, senza
alcun controllo? Come ha fatto a viaggiare sul territorio italiano senza la dovuta scorta, obbligatoria quando
si trasportano carichi pericolosi?
•Quale percorso ha effettuato dal camion all’interno del confine italiano?
•Dove si trova attualmente la sorgente radioattiva e quali elementi ci sono – se ce ne sono – per ritenere che
sia stata posta in sicurezza?
Siamo letteralmente sconcertati dal fatto che abbia potuto verificarsi una vicenda di questo tipo sul territorio
italiano, e siamo altrettanto sconcertati e preoccupati per i tempi lunghi dell’intervento di rimozione della sorgente
radioattiva e per il poco rilievo che ha avuto tutta la questione in termini di informazione alla popolazione.
Ribadiamo in particolare la nostra richiesta affinché vengano intensificati i controlli alle frontiere orientali italiane e
non continuino ad essere sottovalutati i rischi che simili operazioni comportano.

Marco Barro - Mondo in Cammino / Mondo in Cammino Veneto – info@marcobar.it (+39 349 149 45 90)

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