lunedì 25 gennaio 2010

Haiti, la solita pessima figura da cafoni

Haiti, la Clinton risponde a Bertolaso:
«Polemiche da processo del lunedì»
Ecatombe di morti e sfollati: si temono 350.000 vittime
Onu : 800.000 nelle tende, esodo di 235.000 nelle campagne
ROMA (25 gennaio) - «Queste polemiche mi sembrano come quelle che si fanno il lunedì mattina sulle partite» del giorno prima. Dura la risposta del segretario di Stato Usa, Hillary Clinton alle critiche fatte dal capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, in merito alla gestione degli aiuti ad Haiti.

«Anche l'Italia invierà militari». Nel corso della conferenza stampa al termine del bilaterale col ministro Frattini, la Clinton ha affermato che «c'è un grande impegno internazionale per portare gli aiuti ad Haiti» spiegando che però «non è possibile farlo senza un supporto militare». «Frattini - ha aggiunto la Clinton - ha ricordato che anche l'Italia sta inviando una nave militare» e una squadra di carabinieri.

Bertolaso aveva definito «pietosa» la situazione dei soccorsi: «Gli americani - aveva detto - tendono a confondere l'intervento militare con quello di emergenza». Frattini aveva subito replicato: «Il Governo italiano non si riconosce nelle sue dichiarazioni».

Ancora incerto il bilancio delle vittime: il governo haitiano teme che possano essere 350mila. Intanto la terra continua a tremare sull'isola, e c'è chi pensa al dopo terremoto: secondo l'Onu serviranno 20 anni per la ricostruzione dell'isola. Tra i nodi più urgenti da affrontare anche quelli dell'organizzazione della gestione dei rifiuti, il recupero e lo smaltimento delle macerie, ma anche le sepolture di massa. Nel mezzo miliardo di dollari di aiuti di emergenza richiesto dall'appello internazionale dell'Onu c'è anche un milione destinato ai primi interventi per il ripristino delle condizioni dal punto di vista ambientale.

800mila sfollati nei campi della capitale, esodo nelle campagne. Secondo l'Onu nella regione di Port-au-Prince ci sono 591 accampamenti o insediamenti improvvisati con circa 692mila sfollati, ma la popolazione di questi luoghi potrebbe essere ben superiore, fino a 800mila, dato che molte persone sono presentano solo la notte, mentre le valutazioni si svolgono in giornata. Il numero delle persone che lasciano la capitale per altri dipartimenti «continua ad aumentare», scrive l'Ocha. Delle oltre 235mila persone partite ricorrendo ai trasporti messi gratuitamente a disposizione dal governo, il più alto numero è giunto nel dipartimento di Artibone (62.573).

Tende ancora nei magazzini. Nell'isola soltanto 10mila tende, ancora chiuse in un deposito, e nessun campo ancora pronto per gli sfollati. «C'è una grave carenza di tende», dichiara Niurka Pineiro dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Iom), l'agenzia Onu incaricata di alloggiare gli sfollati.

Frattini: parole di Bertolaso non sono del governo. «Il Governo italiano non si riconosce in alcune delle dichiarazioni» rilasciate da Bertolaso sulla situazione degli aiuti ad Haiti, ed in particolare sul ruolo degli Usa e delle organizzazioni internazionali, aveva sottolineato Frattini al suo arrivo a Washington. Bertolaso, ha spiegato Frattini, «ha fatto proposte importantissime al governo ed al presidente di Haiti per quanto riguarda il futuro dei bambini e le linee di evacuazione». Poi però, ha aggiunto il ministro, «qualcuno gli ha chiesto di parlare da giornalista» ed allora lui «ha attaccato frontalmente gli Usa e le organizzazioni internazionali. In queste dichiarazioni - ha ribadito Frattini - il governo non si riconosce».

I soccorsi. Un'unità della marina militare francese, la Siroco, è arrivata ieri a Port-au-Prince con un carico di generi di prima necessità e con attrezzature da utilizzare nei soccorsi ai sinistrati del terremoto del 12 gennaio. Portate anche ruspe e mezzi meccanici per la rimozione delle macerie, due sale operatorie da campo, una cinquantina di letti sanitari e quattro elicotteri dell'esercito. Supporto anche da Greenpeace che ha scaricato circa 25 tonnellate di materiali ed aiuti umanitari per l'organizzazione Medici senza frontiere. Il governo nipponico valuta l'ipotesi di inviare un contingente del proprio esercito, le Forze di Autodifesa, per aderire alla missione delle Nazioni Unite. Tokyo è intenzionata ad aumentare gli aiuti, da 5 a 70 milioni di dollari, per la ricostruzione del Paese.

Nuova scossa ad Haiti. Una scossa di terremoto di magnitudo 5,5 sulla scala Richter è stata registrata intorno alla mezzanotte italiana nella regione di Haiti dal Servizio Geologico americano (Usgs). La profondità del sisma è di 33 chilometri. L'epicentro a una quarantina di chilometri da Port-au-Prince. Terremoto di magnitudo 5.6 anche ad un centinaio di chilometri a ovest delle Isole Salomone. Scossa di magnitudo 5,1 avvertita in Guadalupa.
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