sabato 29 marzo 2008

turbogas Aprilia e Pontinia

AGLI ASSESSORI DELLA REGIONE LAZIO Nieri, Rodano, Tibaldi e Zaratti
Oggetto: centrali a turbogas di Aprilia e Pontinia
Ho letto, apprezzato e condiviso il Vostro intervento per il rispetto di ragione, buon senso e legalità relativo al progetto contestato della turbogas di Aprilia.
Mi riferisco alla Vostra lettera inviata al Presidente Regionale Piero Marrazzo con la quale gli avete chiesto che la “giunta agisca in autotutela, annullando l’intesa sulla centrale che dovrebbe nascere sul territorio di Campo di Carne.
Tra l’altro siamo ancora in attesa, da anni, del piano regionale dell’energia che da solo potrebbe scongiurare la realizzazione di questa e di tutte le altre 12 centrali a turbogas della Regione.
Sempre che non diventino anche di più.
Mi sembra giusto e consequenziale chiederVi però il rispetto dell’impegno preso sia dal Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo nel tavolo tecnico della centrale a turbogas in risposta all’esplicita richiesta del sindaco di Pontinia dottor Eligio Tombolillo, per l’istituzione dell’apposito tavolo tecnico, sia dai commissari nominati dal Presidente, cioè l’assessore Zaratti e il capogruppo Fontana.
Questo tavolo tecnico, probabilmente, non ha avuto seguito a causa dei numerosi e urgenti problemi che riguardano l’intera regione.
Conosco, difatti, e seguo il Vostro costante e attento impegno alle esigenze di tutto il territorio regionale, la Vostra disponibilità e i risultati importanti ottenuti proprio grazie al Vostro lavoro.
Però Pontinia, la sua amministrazione e i suoi cittadini attendono la giusta attenzione e considerazione per contrastare un progetto che, Voi stessi conoscete come pericoloso per l’economia locale, l’agricoltura, la salute e l’ambiente, oltre che inutile.
Certo che sarà dato seguito quanto prima Vi saluto cordialmente, ringraziandoVi per l’attenzione e per il prezioso e importante lavoro svolto.
Pontinia 29 marzo 2008 Ecologia e Territorio Giorgio Libralato

www.studio93.it
Turbogas ad Aprilia: gli assessori regionali Zaratti, Nieri, Tibaldi e Rodano scrivono al Presidente Marrazzo.

28-03-2008





I 4 assessori della Sinistra Arcobaleno chiedono che la “giunta agisca in autotutela, annullando l’intesa sulla centrale che dovrebbe nascere sul territorio di Campo di Carne”.
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Turbogas ad Aprilia: gli assessori regionali Zaratti, Nieri, Tibaldi e Rodano, della Sinistra Arcobaleno, scrivono al presidente Marrazzo chiedendo che la “giunta agisca in autotutela, annullando l’intesa sulla centrale che dovrebbe nascere sul territorio di Campo di Carne”. “Caro Presidente, l’annullamento da parte del Tar di Roma dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e conseguentemente dell’Autorizzazione unica per la costruzione della centrale turbogas di Aprilia, rappresenta un elemento di novità di grande rilevanza, con il quale siamo chiamati a misurarci”.

“La Giunta da te presieduta - proseguono gli assessori - ha assunto un orientamento preciso, che tu stesso hai rappresentato ai cittadini di Aprilia lo scorso 6 ottobre: nessuna tolleranza rispetto a irregolarità amministrative e a rischi per la salute dei cittadini. Per questo hai promosso un tavolo di concertazione, con lo scopo di fare piena chiarezza sia sugli atti amministrativi, sia sullo stato reale della qualità dell’aria in quel territorio. Un lavoro importante, che sebbene ancora non concluso, sta facendo emergere contraddizioni tra i dati posti a base dell’istruttoria e le reali condizioni determinatesi nel corso di questi 4 anni di procedimento autorizzativo”.

“Oggi abbiamo la possibilità concreta - aggiungono Zaratti, Nieri, Tibaldi e Rodano - di rimettere in discussione una scelta, che come più volte anche da te evidenziato, aveva compiuto gran parte del suo percorso nella precedente amministrazione.
Abbiamo l’opportunità di cambiare quella scelta, rimuovendo le ragioni di un grande conflitto in corso con una parte del territorio regionale, per far nascere proprio ad Aprilia una concreta opportunità di sviluppo per la produzione di energia rinnovabile e pulita”.

“Considerando che l’Intesa regionale del settembre 2006 - concludono gli assessori - era congruamente motivata con riferimento alle risultanze dell’AIA e ne vincolava la validità stessa alle prescrizioni contenute nell’AIA, l’annullamento da parte dei giudici amministrativi di quell’atto, fa decadere le ragioni dell’Intesa stessa. Per questo ti chiediamo che la stessa Giunta si autotuteli rispetto ad un Intesa che oggi appare priva di riferimento e vincolo”.

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