domenica 2 dicembre 2007

fantapolitica 1

Un po’ di fantapolitica
Se fossi stato delegato all’ambiente avrei detto che la mia carica era subordinata a:
- gestione pubblica dell’intero ciclo dell’acqua, tutela e salvaguardia;
- raccolta differenziata con l’obiettivo rifiuti zero;
- traffico cittadino limitato con piste ciclabili e zone pedonali;
- riduzione delle emissioni e aumento delle aree e del numero di alberi;
- energia naturale e rinnovabile in tutti gli edifici pubblici;
- regolamento edilizio comunale in sintonia con la legge regionale e nazionale in materia della riduzione delle emissioni e del ciclo dell’acqua;
- regolamento sulle antenne di telefonia mobile e sull’elettrosmog con l’obiettivo della riduzione progressiva dell’esposizione;
- analisi di corsi d’acqua, con l’indice biotico esteso, delle falde, dei terreni con la ricerca della diossina, degli inquinamenti presenti nell’atmosfera;
- rivisitazione e attuazione dell’intero piano regolatore edilizio insieme ai vari strumenti di programmazione, dal commercio, all’industria, agricoltura, viabilità inquinamento atmosferico.
Tutti i dati sarebbero stati resi pubblici.
Sarebbero state cercate le cause e avanzata denuncia per chi li ha causati e per chi non ha effettuato le relative indagini, controlli, per chi non ha preso i dovuti e necessari provvedimenti per la prevenzione.
Ecco mi sono svegliato, tutti sappiamo che:
- non sarò mai delegato all’ambiente (prevenire è meglio che curare);
- se diventassi delegato all’ambiente durerei forse una settimana, un mese, una stagione, dopo il primo provvedimento di cui sopra all’interno della maggioranza (una qualsiasi), degli “interessi” (uno vale l’altro) direbbero: prevenire è meglio che curare.
Non si può amministrare nel solo interesse pubblico perché:
- gli interessi votano, sono grandi elettori, finanziano campagne elettorali, giornali, organi di informazione;
- le ricerche e le analisi costano, gli enti pubblici non hanno abbastanza disponibilità economica visto che questa viene utilizzata per gli agi della casta, per le consulenze d’oro;
- la verità non può essere divulgata, crea disordine pubblico, le molecole cerebrali vengono distrutte dalla conoscenza ;
- la verità nessuno la vuole sapere è meglio fermarsi ai pettegolezzi, alla bella gioventù;
- il mondo è governato dal petrolio, o comunque dal denaro, dai guadagni non dai diritti civili e sociali.

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