tratto da https://ambientenonsolo.com/aumento-del-rischio-di-inondazioni-fluviali-in-europa/
Aumento del Rischio di Inondazioni Fluviali in Europa

I cambiamenti climatici possono far sì che le inondazioni dei fiumi diventino più grandi o più frequenti rispetto al passato in alcune zone, mentre in altre diventino più piccole e meno frequenti. Poiché le temperature più calde causano una maggiore evaporazione dell’acqua dal suolo e dagli oceani, i cambiamenti nella dimensione e nella frequenza degli eventi di precipitazione intensa possono a loro volta influenzare la dimensione e la frequenza delle inondazioni fluviali.
Le inondazioni possono anche aumentare il rischio di inquinamento: quasi il 15% degli impianti industriali in Europa è situato in aree potenzialmente soggette a inondazioni fluviali; per gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane la percentuale è del 36%.
Poiché si prevede che i cambiamenti climatici aumenteranno il rischio di inondazioni costiere e fluviali in Europa, la delocalizzazione pianificata è sempre più considerata una misura preventiva per ridurre l’esposizione delle persone ai disastri e ai cambiamenti ambientali, aiutandole ad allontanarsi definitivamente dalle aree ad alto rischio.
Le evidenze scientifiche e le ricerche recenti sottolineano l’urgente necessità di interventi di prevenzione per contrastare gli eventi estremi come evidenziano gli studi condotti dal CMCC – centro all’avanguardia nella ricerca sugli estremi climatici – che. grazie ai suoi modelli avanzati di simulazione climatica, è in grado di svelare le complesse dinamiche e le interconnessioni che stanno alla base degli eventi estremi.
Il 12% delle persone che vivono in Europa risiede in aree che possono essere soggette a inondazioni fluviali.
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