martedì 24 settembre 2024

anticipazioni de Il fatto quotidiano in edicola. Il Fatto di domani. Medio Oriente, Israele lancia raid aerei su larga scala nel sud e nell'est del Libano: più di 250 morti, famiglie in fuga. Istat migliora le stime, ma è merito del Superbonus

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-23-settembre-2024/

La giornata in cinque minuti

MEDIO ORIENTE, ISRAELE LANCIA ATTACCHI AEREI “SU LARGA SCALA” SUL LIBANO MA DICE: “NESSUN PIANO PER ENTRARE”. CENTINAIA DI FAMIGLIE IN FUGA. HEZBOLLAH TIRA 165 RAZZI. L’esercito israeliano ha annunciato attacchi aerei “su larga scala” nella valle della Bekaa, nell’est del Libano, ma ha negato di avere intenzioni di “entrare” via terra. 800 gli obiettivi presi di mira. In serata c’è stato pure un “raid mirato” su Beirut per eliminare Ali Karaki, comandante numero 3 di Hezbollah. Il ministero della Sanità libanese ha annunciato che 274 persone sono state uccise (tra cui 20 bambini) e più di 1.000 ferite nei raid israeliani. Lo Stato ebraico ritiene di aver centrato basi e covi di Hezbollah, il partito armato filo iraniano che dal 7 ottobre – giorno della strage firmata da Hamas con 1.200 morti e centinaia di rapiti – ha voluto sostenere gli islamisti con bombardamenti costanti verso Israele; e ieri gli sciiti hanno replicato questo schema con 165 razzi, prendendo di mira anche il centro dello Stato ebraico. L’effetto di questo scambio di colpi, sui civili libanesi è deleterio: centinaia di famiglie, secondo i giornalisti dell’AFP, sono in fuga. Lo stesso Netanyahu nel pomeriggio ha dichiarato: “Per coloro che non hanno ancora capito, voglio chiarire la politica di Israele. Non aspettiamo una minaccia, la anticipiamo”. A Gaza, restano i dubbi sulle condizioni di Yahya Sinwar, il capo di Hamas. Il canale N12 ha rivelato che le prime analisi di Dna su corpi senza vita portati in Israele non hanno identificato Sinwar. Sul Fatto di domani leggerete altri dettagli sulla guerra in Medio Oriente e una testimonianza da Israele. Ci sarà spazio anche per una vicenda avvenuta a Berlino, che fa discutere: un bambino con la bandiera palestinese inseguito e fermato dalla polizia.


GUERRA RUSSIA-UCRAINA, ZELENSKY INIZIA IL VIAGGIO IN USA VISITANDO UNA FABBRICA DI MUNIZIONI. KIEV SFONDA ANCORA LE DIFESE NEMICHE NEL KURSK. Il presidente ucraino Zelensky ha iniziato la sua settimana di appuntamenti negli Stati Uniti visitando una fabbrica di munizioni. Un tema a lui caro, visto che più volte ha sollecitato Washington e gli altri alleati europei a non lesinare rifornimenti. Domani e mercoledì il leader parlerà all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, e giovedì si recherà a Washington per un colloquio con il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris: l’intento è quello di dimostrare che il suo piano di pace sia valido. Un piano che prevede però il via libera da parte della Casa Bianca sugli obiettivi in territorio russo, da colpire con missili occidentali. Oggi la Germania ha ribadito che non toglierà le sue limitazioni. Sul campo, prosegue il dualismo: nel Donbass i russi avanzano conquistando villaggi, mentre nella regione russa del Kursk, Kiev riporta un successo di una sua brigata nello sfondamento delle linee nemiche, senza però fornire altri particolari. Si tratterebbe del secondo successo da quando gli ucraini hanno sorpreso Mosca entrando nella regione. Il tema della guerra nell’Est in Italia si interseca anche con le diverse posizioni politiche, sia nel centrodestra che a sinistra. Sul giornale di domani faremo il punto su come destra e sinistra hanno votato a Bruxelles rispetto al sostegno all’Ucraina. Ci sarà spazio anche per un reportage da Kiev.


MANOVRA, LE STIME ISTAT REGALANO UN “TESORETTO” AL GOVERNO, MA È MERITO DEL SUPERBONUS. EXTRAPROFITTI, DURIGON: “NESSUNA TASSA, CHIEDEREMO UN CONTRIBUTO”. L’Istat rivede al ribasso il tasso di crescita Pil nel 2023, eppure il governo può brindare come fosse una buona notizia. In vista della prossima Manovra, all’insegna dell’austerità con le regole del nuovo Patto di stabilità, la maggioranza potrà contare su una piccola dote in più. È l’effetto della revisione delle stime negli anni passati. “I Pil nominale del 2021 è risultato superiore di circa 21 miliardi e nel 2022 e 2023, rispettivamente, di 34 e 43 miliardi. Per effetto della revisione, il Pil in volume del 2023 si è attestato a un livello per la prima volta superiore al massimo raggiunto prima della crisi finanziaria del 2008”, osserva l’Istat. Fuori dal gergo degli addetti ai lavori, sul Fatto di domani vi racconteremo cosa c’è dietro le cifre (leggi: il Superbonus, alla faccia di chi lo vedeva come una bestia nera per l’economia) e gli effetti sulla prossima legge di Bilancio. Appare poco chiaro il destino di una tassa sugli extraprofitti per le aziende energetiche, le assicurazioni e soprattutto le banche. L’anno scorso è stato un flop, con i colossi del credito che non hanno destinato neppure un centesimo per l’erario. Quest’anno l’argomento è tornato in agenda, alla vigilia della legge di Bilancio. Fratelli d’Italia lo caldeggia, perfino il ministro Tajani ha aperto a questa possibilità. L’anno scorso scese in campo Marina Berlusconi, contro il prelievo. Oggi la Lega, con il sottosegretario Claudio Durigon, mette le cose in chiaro: “Il governo ha già detto che non ci saranno misure di questo genere. Sicuramente chiederemo anche alle banche di dare una mano per aiutare tutta l’economia italiana, però non c’è intenzione di mettere tasse sugli extraprofitti in questo momento”.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Venezia, iniziato il processo per l’omicidio di Giulia Cecchettin: l’assassino non si presenta. A dieci mesi dal femminicidio di Giulia Cecchettin, è iniziato il processo che vede imputato Filippo Turetta, 22 anni, il fidanzato-killer della studentessa. Turetta è accusato di omicidio volontario pluriaggravato, occultamento di cadavere, porto d’armi e sequestro di persona: rischia l’ergastolo. Il delitto è avvenuto la sera dell’11 novembre 2023: secondo la sua confessione Turetta ha accoltellato decine di volte Giulia perchè voleva lasciarlo. Oggi, davanti alla corte d’Assise di Venezia, l’imputato ha deciso di non essere presente in aula, restando nel carcere di Montorio. Il suo esame dinanzi alla Corte si svolgerà il 25 e 28 ottobre.

Bari, diciannovenne uccisa per errore in una sparatoria: arrestato il killer, ha già confessato. Si chiama Michele Lavopa, ha 21 anni: è lui che ha sparato uccidendo Antonella Lopez, 19 anni, nella notte di domenica, nella discoteca-lido Bahia Beach di Molfetta. Lavopa, con precedenti penali per rapina, è stato immortalato dalle telecamere di sicurezza. Gli investigatori ritengono che la vittima si sia trovata sulla traiettoria dei colpi diretti a Eugenio Palermiti, 20 anni, nipote omonimo di un boss del quartiere Japigia di Bari, rimasto ferito in modo lieve. Anni fa, quando Lavopa era ancora minorenne, era stato picchiato da un gruppo capeggiato da Palermiti, e il video circolava ancora sui social. In discoteca, secondo il suo racconto, avrebbe reagito ad una provocazione del gruppo di Palermiti. Le indagini sono condotte dalla Direzione distrettuale antimafia.

Rai, programmazione cambiata e Tg ridotti per lo sciopero di impiegati e operai. Diversi cambiamenti alla programmazione Rai sin da questa mattina, a causa dello sciopero proclamato da Rai indetto dai sindacati Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Fnc-Ugl, Snater, a seguito della mancata approvazione da parte dei lavoratori dell’ipotesi di rinnovo del Contratto di lavoro per quadri, impiegati ed operai, del 16 luglio 2024. I telegiornali delle tre reti generaliste sono andati in onda in forma ridotta, con una durata di cinque minuti, mentre nella mattina è saltato l’appuntamento con Tg1 Mattina, sostituito dalla diretta di RaiNews24, e su Rai 2 quello con Tg2 Italia Europa. Cambiamenti anche per Unomattina, I Fatti Vostri e Storie Italiane.

Buon compleanno, Fatto! Dopo quelli di oggi, domani altri ricordi dei giornalisti, dei collaboratori e delle firme di questo giornale che compie 15 anni.

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