tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/12/12/pozzi-liquami-emissioni-tra-macerie-e-disperazione-nella-striscia-ci-sono-anche-i-danni-allambiente/7380904/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=fatto-for-future&utm_term=2023-12-12
“Non esiste giustizia climatica senza pace”. Dal 7 ottobre, il giorno dell’attacco di Hamas, il prisma del conflitto israeliano è diventato focale e divisivo anche tra gli ambientalisti, soprattutto da quando Greta Thunberg (attirando le ire di molti, in primis dell’esercito israeliano) si è apertamente schierata con i civili palestinesi, immortalandosi in foto con scritta “sto con Gaza”. Tra macerie, morti e disperazione nella Striscia ci sono anche i danni all’ambiente. “Questa guerra” ha dichiarato Nada Majdalani, la direttrice di Ecopeace Medio Oriente, “ha distrutto ogni aspetto dell’ambiente a Gaza”: l’allarme più immediato è rivolto alle risorse idriche e pozzi d’acqua contaminati, catalizzatori per la diffusione di malattie come il colera, una vera “bomba ad orologeria”. Secondo il Consiglio norvegese per i rifugiati, 130mila metri cubi di liquami non trattati sono già finiti nel Mar Mediterraneo.
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