tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-26-luglio-2023/
Ascolta il podcast del Fatto di domaniSFIDUCIA, IL GOVERNO SALVA SANTANCHÈ E LEI INSISTE CON LE SUE BALLE. L’ultima volta aveva parlato per quasi un’ora, stavolta non più di 10 minuti. Stamattina il Senato ha votato sulla mozione di sfiducia presentata dal M5S contro la ministra del Turismo Daniela Santanchè. L’esito, con voto palese, era scontato ed è stato confermato: 111 no e 67 sì. Da segnalare la scelta singolare di Azione e Italia Viva, che hanno deciso di disertare l’aula con la motivazione che votare sì alla sfiducia avrebbe rafforzato il governo: assentarsi di certo non l’ha indebolito. In Aula a Palazzo Madama la ministra ha mantenuto le sue posizioni sull’inchiesta che la riguarda, nonostante le ripetute e obiettive smentite dei media che si occupano del caso, il nostro giornale in prima fila. “Il 5 luglio (quando ha dato la sua relazione al Senato) non avevo ricevuto avviso di garanzia”, ha detto Santanchè. “Ho seguito i principi della disciplina e dell’onore”, ha continuato. Sul Fatto di oggi abbiamo ricordato i vari rami delle indagini che riguardano il suo complesso societario e le sue condotte opinabili come imprenditrice. Sul Fatto di domani leggerete un nostro fact-checking sulle balle ripetute dalla ministra davanti ai senatori. Il M5S continua a insistere sulle dimissioni: “In qualsiasi grande Paese oggi Santanchè non sarebbe più ministra. In qualsiasi grande Paese il premier l’avrebbe accompagnata alla porta già da giorni”, ha dichiarato il leader Giuseppe Conte. La premier, però, si guarda bene dall’intervenire e scalfire l’aplomb internazionale con cui si appresta a partire per Washington dove incontrerà Joe Biden. A gioire per l’esito del voto, all’opposto, è tutto il centrodestra. Santanchè ha parlato di “bellissima giornata” e il suo vecchio amico e sodale Ignazio La Russa, presidente del Senato, dalla cerimonia del ventaglio oggi pomeriggio ha detto di ritenere “il risultato un segnale di libera democrazia e di civiltà anche per come si è svolto il dibattito”. La Russa che ha fatto anche retromarcia sulla difesa del figlio, accusato di violenza sessuale: “Non lo rifarei, soprattutto perché non sono stato bravo a far comprendere che non c’era nessun attacco alla ragazza”. Il Pd ha fatto polemica contro il ministro Musumeci, presente in Aula nonostante l’emergenza roghi al sud Italia. CLIMA OSTILE, VERSO LO STATO DI EMERGENZA. NOTTE DI FUOCO NEL CATANESE, FIAMME ANCHE VICINO PALERMO. PER MUSUMECI IL PROBLEMA È L’EUROPA. A Milano è tornato il sole dopo un’altra notte di interventi. In Sicilia invece i roghi continuano a bruciare, anche se il picco critico sembra superato. Nel Catanese si segnalano incendi nella pineta di Nicolosi e nell’aerea protetta della Timpa di Acireale. Ancora a fuoco le colline attorno a Palermo, inclusa la zona della discarica di Bellolampo. Un video spaventoso girato sull’A29 mostra le fiamme lambire i bordi dell’autostrada che collega Palermo a Mazara del Vallo, con le auto che passano. Focolai si sono verificati anche in Puglia. In complesso sono stati oltre 4 mila gli interventi dei Vigili del fuoco fra roghi e maltempo. Stasera alle 19 il Consiglio dei ministri varerà lo stato d’emergenza. Il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, intervistato dalla Stampa, ha ripetuto le sue condivisibili parole sulla necessità di considerare questi eventi come effetti del cambiamento climatico, ma ha schivato ogni responsabilità come amministratore della Regione Sicilia fino all’anno scorso. Se mancano i canadair il problema è europeo, si fa scudo Musumeci, e sugli incendi: “Il tema degli incendi estivi riguarda l’Italia, come ci ricordano le cronache almeno nell’ultimo decennio. E se in tutti questi anni passati non è stata curata alcuna programmazione strutturale a livello nazionale, qualche domanda dovremmo farcela”. A chi gli chiede cosa ha fatto da governatore siciliano, lui risponde “Continuiamo a ragionare con la mentalità di ieri, ostinandoci a non capire che nulla è più come prima”. Addirittura, il ministro ha infilato nel discorso anche il Ponte sullo stretto di Messina, parlandone come di “una necessità infrastrutturale irrinunciabile per una Nazione destinata ad essere il naturale pontile nel Mediterraneo che cambia”. Sul Fatto di domani risponderemo ad alcune domande che si fanno i cittadini costretti a convivere con gli incendi alla finestra di casa. Approfondiremo poi le cause dei roghi, che al 70% risultano essere dolose secondo i dati degli ultimi anni. Sentiremo anche il parere di Annalisa Corrado, l’esperta del Pd. FA CALDO, MA NON PER TUTTI. GLI ESCLUSI DAL DECRETO AFA. Fa un caldo infernale, ma non per tutti. Dopo giorni di temperature africane (bombe d’acqua e mega-grandinate) questa sera arriva in Consiglio dei ministri il tanto sbandierato decreto che dovrebbe proteggere i lavoratori. Dovrebbe perché in realtà – stando alle bozze – esclude dalla tutela tutta una serie di lavoratori: stagionali agricoli, rider, autonomi e quelli a chiamata, collaboratori e partite Iva. Persone che potrebbero continuare a lavorare oltre i quaranta gradi. Una misura parziale e inefficace che ha scontentato i sindacati più rappresentativi. I confederali, difatti, chiedevano una norma generale per tutti. “Non c’è alcuna risposta alla nostra richiesta di emettere un decreto specifico che disponga l’obbligo di interrompere le attività lavorative quando vengono superati i 32 gradi centigradi”, ha detto Bombardieri della Uil. “Il provvedimento non serve quasi a nulla . Noi avevamo bisogno che la cassa integrazione diventasse uno strumento esteso a tutte le forme di lavoro” ha tuonato Landini della Cgil. Mentre l’Usb ha pronto un pacchetto con 16 ore di sciopero. Soddisfatti, invece, i sindacati più vicini al governo, come Cisl, Ugl e Confsal. Sul Fatto di domani vedremo se il governo troverà la quadra sulla norma e in cosa consiste. ATTACCHI RUSSI NELLA NOTTE NELLA REGIONE DI KHARKIV. CREMLINO, POSSIBILE PRESENZA DI PUTIN AL G20 IN INDIA Forze russe hanno attaccato nella notte la regione di Kharkiv con droni di fabbricazione iraniana. Lo ha riferito su Telegram il sindaco di Pervomaisk: impianti industriali sono stati danneggiati. Secondo l’amministrazione militare dell’oblast di Sumy, nella giornata di ieri le forze russe hanno bombardato 10 comunità nella regione per un totale di 32 attacchi e oltre 200 esplosioni. Due civili sono invece morti e altri due sono rimasti feriti nei bombardamenti russi di ieri nella regione di Donetsk. Il Cremlino intanto non esclude che il presidente russo Putin possa recarsi di persona al vertice del G20 previsto a inizio settembre a New Dehli, in India. Nel frattempo, l’intelligence britannica riporta che lo sfilarsi della Russia dall’accordo sul grano crea i presupposti per l’aumento dell’intensità e della portata della violenza nell’area nel Mar Nero. Proprio rispetto al tema della sicurezza alimentare, Putin si prepara ad accogliere gli ospiti del Forum Economico e Umanitario Russia-Africa che si terrà a San Pietroburgo da domani. Sul fronte avverso, il presidente ucraino Zelensky è alle prese con alcuni casi di corruzione in seno al suo governo. Due i casi nel mirino: il deputato Aleksandr Ponomarev arrestato per alto tradimento e il deputato Yuri Aristov, che era alle Maldive con la famiglia, secondo quanto egli afferma “per affari”. “Nessuna tolleranza per i corrotti e per coloro che si arricchiscono con la guerra mentre l’Ucraina è impegnata a trovare i mezzi per difendersi dall’aggressione russa”, queste le parole del leader ucraino. Intanto, “L’astro nascente dell’estrema destra”, così come la definisce il Washington Post, la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, stasera volerà negli Stati Uniti: è attesa per domani dal presidente Joe Biden. LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE Brunetta indagato per falso e finanziamento illecito. “Uno strano scambio di denaro con il vice capo di gabinetto. Dei documenti che sarebbero stati modificati per coprire il passaggio dei soldi. Tutto sarebbe avvenuto quando Renato Brunetta era ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione nel governo guidato da Draghi”: è la ricostruzione della vicenda fatta dai magistrati e riportata da Repubblica. Le accuse nei confronti di Brunetta, oggi presidente del Cnel, “sono di falso e finanziamento illecito ai partiti”. Sette vicedirettori alla Rainews24 di destra. L’infornata di sei vicedirettori non è bastata al direttore di Rainews24 targato destra, Paolo Petrecca. Oggi il cdr della redazione ha scoperto che ce n’è anche un settimo, Tindara Caccetta. Cosa che ha fatto infuriare i giornalisti della redazione. Parleremo anche della cancellazione del programma di Roberto Saviano dal palinsesto Rai, come annunciato dallo stesso ad della tv pubblica, Roberto Sergio. Reato di maternità surrogata, sì della Camera. La Camera ha approvato il ddl Varchi che introduce il reato universale per quanto riguarda la maternità surrogata. I sì sono stati 166, i voti contrari 109. Ora il testo passa al Senato. Una poltrona per il renziano Ferri. Nuovo incarico per Cosimo Ferri, l’ex deputato renziano finito nello scandalo Palamara: il plenum dei giudici del fisco ha dato il via libera alla sua nomina per un posto nel Csm della giustizia tributaria. Chiesti 7 anni per il cardinale Becciu. Il promotore di giustizia Vaticano Alessandro Diddi ha chiesto 7 anni e 3 mesi di reclusione per il cardinale Angelo Becciu. Nel complesso, per i dieci imputati sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato, la richiesta è di 73 anni e un mese di reclusione, più pene interdittive e pecuniarie di vario tipo. OGGI LA NEWSLETTER A PAROLE NOSTRE Destra al potere, Nadia Urbinati: “Una classe dirigente scadente e pre-democratica”di Elisabetta Ambrosi “Io mi chiedo dove quelli di destra abbiano passato gli ultimi sette decenni, che libri abbiano letto, se si siano accorti che esiste uno stato di diritto; sembra che settant’anni di democrazia siano passati sopra le loro menti senza lambirli. A sentirli parlare di sostituzione etnica, ripopolazione, donne al servizio della nazione e della famiglia sembra la cultura civile dei diritti e dell’eguaglianza non li abbia toccati”. È un giudizio duro quello della politologa Nadia Urbinati, docente di Scienze politiche alla Columbia University di New York, che definisce questo governo come “uno dei peggiori che abbiamo e non tanto per ragioni ideologiche ma per questioni etiche e professionali: è una classe dirigente scadente e inappropriata”. |
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