tratto da http://www.appa.provincia.tn.it/acqua/corsi_acqua/-componenti_metodi/pagina36.html
Il macrobenthos
Macrobenthos, cosa sono?
Il Macrobenthos o macroinvertebrati bentonici rappresentano una comunità biologica che vive sul fondo dei fiumi; tale comunità è costituita da organismi generalmente più grandi di un millimetro, appartenenti a differenti gruppi sistematici: larve di Insetti acquatici, molluschi, irudinei (sanguisughe), planarie, oligocheti (vermi) e crostacei.
Questi organismi effettuano solo piccoli spostamenti per alimentarsi o compiere il proprio ciclo vitale e vivono almeno una parte della loro vita sui substrati disponibili del corso d’acqua adottando una varietà di accorgimenti per resistere alla corrente. I macroinvertebrati vengono utilizzati come indicatori o spie dell' inquinamento perché i differenti gruppi sistematici hanno una diversa sensibilità alle alterazioni dell’ambiente (inquinamento chimico, sbalzi di temperatura o di portata). I Plecotteri ad esempio vivono solo in ambienti privi di inquinamento.
I macroinvertebrati bentonici sono gli organismi finora maggiormente utilizzati nel biomonitoraggio, grazie ai seguenti vantaggi:
- abbastanza stabili e poco mobili;
- relativamente facili da campionare;
- forniscono un metodo di indagine veloce, che permette di formulare giudizi di qualità immediati;
- hanno cicli vitali relativamente lunghi, per cui registrano i cambiamenti ambientali che avvengono a lungo termine.
Come si campiona il macrobenthos?
Gli operatori entrano in acqua, muniti di stivaloni da pescatore e con un apposito retino catturano gli organismi che si trovano sul fondo del fiume o nascosti sotto i sassi: è necessario campionare una superficie complessiva di un metro quadrato costituita da varie repliche sui diversi microhabitat presenti nell’alveo (massi, ciottoli, ghiaia etc vedi Figura 5 ). Si puliscono i sassi e si smuove il fondo per permettere agli organismi di entrare nel retino che è stato posizionato immediatamente a valle.
Gli organismi così catturati vengono riversati in una bacinella e vengono classificati con l’aiuto di apposite chiavi di determinazione; successivamente viene eseguita una stima della loro abbondanza. Una parte rappresentativa degli organismi catturati viene conservata in alcool 70° e portata in laboratorio per una conferma dell’analisi svolta in campo (vedi Figura 6 e 6bis).
Come si valuta il macrobenthos?
Per valutare la qualità del corso d’acqua in base al macrobenthos si utilizza, secondo le indicazioni della nuova legislazione, l’indice STAR_ICMi (Standardisation of River Classification Intercalibration Multimetric Index). Si tratta di un indice composto da 6 indicatori che considerano composizione e abbondanza della comunità macrobenthonica, rapporto tra organismi sensibili e organismi tolleranti, diversità, etc.
Anche l’IBE (Indice Biotico Esteso) è un metodo che consente di valutare la qualità delle acque fluviali in base allo studio della comunità macrobentonica.
Nessun commento:
Posta un commento