lunedì 22 agosto 2022

Il Fatto di domani. Il giorno delle liste: centrodestra-Calenda la gara degli impresentabili. PD sempre più al centro, Conte rompe in Sicilia

 tratto dalla newsletter de il fatto quotidiano  

IL GIORNO DELLE LISTE. NEL CENTRODESTRA I SOLITI NOTI. I termini scadono alle 20. Nome più nome meno, è chiaro comunque il volto, anzi i volti, con cui i partiti hanno scelto di presentarsi agli elettori il 25 settembre. In queste settimane non sono mancati i duelli interni, in particolare nei gruppi che vedranno pesantemente ridimensionata la loro presenza in Parlamento, e alla fine le sorprese sono poche. Soprattutto a destra, dove tornano sempre i soliti noti. Al massimo un po’ rimescolati per i mutati equilibri di coalizione. Fratelli d’Italia imbarca, come previsto, una vecchia conoscenza del sistema di potere berlusconiano come Giulio Tremonti, in prima fila accanto ai “big” Ignazio La Russa, Raffaele Fitto e Francesco Lollobrigida. Tra i nomi di punta ci sono Carlo Nordio, Giulio Terzi di Sant’Agata. Forza Italia, dove la composizione degli elenchi è stata un salasso, conferma il paracadute in Basilicata per Maria Elisabetta Alberti Casellati: la presidente del Senato uscente avrebbe preferito il suo Veneto, dove però correrà Anna Maria Bernini. Dentro anche Marcello Pera. Lorenzo Cesa e il patron della Lazio Claudio Lotito corrono in Molise, di cui non sono originari. Collegi blindati anche per Licia Ronzulli, Antonio Tajani e Marta Fascina. Fatta salva una rafforzata componente sovranista, le liste del centrodestra sembrano una cartolina del ventennio di potere berlusconiano. E, come vedremo sul Fatto di domani, le ricette proposte sono le stesse: quelle che hanno portato il Paese a sbattere.

PIZZAROTTI SCARICATO DA RENZI E CALENDA, CHE TROVANO POSTO PER L’INDAGATO CASTIGLIONE. Tra gli ultimi a presentare le liste è stato anche il sedicente terzo polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda. Che alla fine ha perso un pezzo: l’ex grillino sindaco di Parma Federico Pizzarotti si è sfilato all’ultimo, lamentando di non trovare spazio. Un altro modo per dire che è stato scaricato. L’accoppiata Azione-Italia Viva ha trovato invece un posto per Giuseppe Castiglione in Sicilia, ex forzista (ma è passato anche dal centrosinistra), già presidente di Provincia, assessore e vicepresidente della Regione ed eurodeputato. Ma soprattutto imputato in un processo per turbativa d’asta e corruzione elettorale per la gestione del Cara di Mineo. E in Puglia Azione ha messo in lista un camionista che sosteneva il movimento dei gilet gialli (al secondo posto dopo Mara Carfagna), alla faccia del “populismo”.

FEDERICO PIZZAROTTI SINDACO PARMA

CONTE ROMPE L’ALLEANZA COL PD IN SICILIA. LETTA GUARDA SEMPRE PIÙ AL CENTRO. CASO MANZO: FUORI LA 5S CHE FLIRTAVA CON FORZA ITALIA. Dalla Sicilia arriva un altro sviluppo rilevante. L’alleanza giallorosa viene seppellita definitivamente anche nella Regione, dove Movimento e Pd avevano organizzato primarie congiunte. Giuseppe Conte lo ha annunciato oggi via Facebook, accusando il Pd di voler candidare quattro indagati. I vertici dem locali hanno risposto duramente: “è alto tradimento”. Nel Movimento è scoppiato il caso della deputata Teresa Manzo, di cui sono emersi una serie di rapporti con esponenti di Forza Italia campani di Castellammare di Stabia e Gragnano coinvolti in un’inchiesta che ha portato allo scioglimento del Comune di Castellammare. La grillina, accusata anche di aver truccato le preferenze ottenute alle parlamentarie, è stata rimossa dalle liste del Movimento. Sul fronte Pd, mentre Letta continua a giocare di sponda con Meloni (il caso del giorno è il video dello stupro di Piacenza commesso da un 27enne della Guinea postato dalla leader di FdI), alla fine nelle liste accontenta anche la corrente renziana. Sul Fatto di domani vedremo i motivi per cui il posizionamento cercato da Letta per il Pd è compiutamente centrista, in barba alle professioni di progressismo. È di ieri l’annuncio della candidatura di Bobo Craxi all’uninominale di Palermo per i dem: sfiderà peraltro la sorella Stefania, in lizza per il centrodestra. Da segnalare, infine, la corsa di Di Maio, che oltre all’annunciato seggio al plurinominale di Pomigliano correrà anche da capolista di Impegno civico a Napoli in tre collegi, in Calabria, Basilicata e Sardegna.

IL GAS SOPRA OGNI RECORD, AUTUNNO NERO IN VISTA: “BOLLETTE RADDOPPIATE” . Il prezzo del metano sul listino di Amsterdam ha sfondato quota 295 euro al megawattora oggi, con un incremento superiore al 20% rispetto all’ultima rilevazione. Il peggio è che la corsa non si fermerà qui, ha ammonito il presidente di Nomisma Davide Tabarelli, che oltre a rimettere al centro il tema del tetto europeo al prezzo del gas, invita a rivedere il meccanismo di formazione del prezzo: “Bisogna intervenire e fare chiudere questa follia di mercato”, dice. Le tensioni sono aumentate dopo l’annuncio di Gazprom di chiudere per tre giorni il gasdotto Nord Stream a fine agosto. Ma per quanto riguarda l’Italia scontiamo ritardi ed errori commessi dal governo Draghi e dal suo ministro Cingolani, che abbiamo illustrato con un fact-checking sul Fatto di oggi. Gli stoccaggi italiani sono riempiti all’80% ma intanto, nell’attesa di vedere gli aumenti certificati dall’Autorità dell’energia, uno studio dell’Istituto ricerche ambiente rileva che le bollette a settembre potrebbero raddoppiare (e rispetto al 2020 costerebbero il 135% in più). A poco servirà l’annunciata (da Eni) scoperta di un nuovo giacimento nelle acque di Cipro. Il tema è entrato per forza di cose nella campagna elettorale. Sul Fatto di domani esploreremo la situazione che si profila per le imprese, soprattutto quelle energivore.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Attentato contro Dugin, per l’intelligence russa responsabile una cittadina ucraina. Il presidente russo Putin ha definito l’uccisione della giornalista Darya Dugina, figlia di Alexander Dugin, “un crimine vile e crudele”. La bomba nell’automobile sarebbe stata attivata a distanza e secondo l’intelligence di Mosca la responsabile sarebbe una cittadina ucraina che avrebbe agito per conto dei servizi di Kiev: Natalia Vovk, arrivata in Russia il 23 luglio e uscita dal Paese in Estonia. Diffuso un video che proverebbe il suo coinvolgimento.

Covid, il caso dei medici cubani in Calabria. Tra le polemiche, la Regione amministrata da Roberto Occhiuto ha sottoscritto un accordo di collaborazione con l’Avana per l’assunzione di quasi 500 dottori e operatori sanitari. Non è l’unica in carenza di organico.

Usa, Biden in caduta libera. I sondaggi vanno male e una parte dei candidati democratici alle elezioni di metà mandato a novembre preferirebbe non essere associato al presidente, né alla sua vice Kamala Harris, in campagna elettorale. Pesa anche la gestione dei flussi migratori dal Messico.

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