tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-28-luglio-2022/?utm_campaign=Echobox2021&utm_content=fattoquotidiano&utm_medium=social&utm_
LETTA FA CADERE IL VETO SU RENZI. E LA BASE SI LAMENTA “Non mettiamo veti nei confronti di nessuno”. Con queste parole Enrico Letta, ieri sera a margine di una Festa del Pd vicino Pisa, ha accorciato le distanze con il rivale di un tempo, Matteo Renzi, e la sua formazione Italia Viva. Il campo largo si allarga, ma sempre nella stessa direzione: verso il centro. Renzi fa già il gradasso e dichiara: “Nell’ultima settimana tutti i giorni il Pd ha detto ‘Renzi ci fa perdere i voti’. Forse hanno fatto due conti e la pensano diversamente”. Eppure la base non è contenta, come dimostrano le voci raccolte durante gli eventi pubblici del Pd. Dopo il reportage da Roma, sul Fatto di domani sentiremo cosa pensano iscritti e simpatizzanti dem delle roccaforti di Pisa e Bologna. L’ala sinistra del campo largo fatica ancora a comporsi. I principali candidati sono Articoli Uno e la lista unitaria tra Sinistra italiana ed Europa verde. Nicola Fratoianni (Si) però oggi ha rilanciato sul dialogo con il M5S, dal Climate camp dei Fridays for future a Torino. Sul giornale di domani leggerete un reportage dal summit ambientalista.
CONTE: “NESSUN PROGRAMMA CON CALENDA, RENZI E DI MAIO”. Il leader del M5s però non sembra avere intenzione di riaprire. Mentre stempera i dissidi con Grillo sul secondo mandato assicurando che deciderà entro la settimana (nelle sue parole c’è un indizio: “In ogni caso la valorizzazione dell’esperienza acquisita è nel dna del nuovo corso del Movimento”), Conte ha chiuso ancora a ogni aggregazione con ex di Forza Italia, Azione o Italia Viva: “Oggi non pare possibile realizzare alcun tipo di programma con personalità litigiose che non riescono a mettersi d’accordo su nulla. Da Calenda a Brunetta, da Renzi a Di Maio”. Nel pomeriggio lo staff del leader 5S chiarisce anche che la frase pronunciata in un’intervista, dove Conte spiegava che il dialogo col Pd sarebbe potuto riprendere “solo se vorrà schierarsi convintamente a favore dei più deboli”, non rappresenta una riapertura all’alleanza in questa campagna elettorale, ma solo un concetto generale.
FLAT TAX, PONTE SULLO STRETTO, NUCLEARE: IL “PROGRAMMA MINIMO” DELLA DESTRA. SALVINI SOTTO TIRO PER I RAPPORTI CON MOSCA. All’indomani di un vertice andato molto meglio delle attese per Giorgia Meloni, il quotidiano La Stampa ha pubblicato un retroscena secondo cui il consigliere per i rapporti internazionali di Matteo Salvini, Antonio Capuano, avrebbe parlato con un funzionario dell’ambasciata russa in Italia Oleg Kostyukov della caduta del governo Draghi. “Il diplomatico, facendo trasparire il possibile interesse russo a destabilizzare gli equilibri del governo italiano avrebbe chiesto se i ministri della Lega fossero intenzionati a rassegnare le dimissioni”, si legge nell’articolo. Niente più di una domanda, e infatti il sottosegretario ai servizi Franco Gabrielli ha smentito seccamente (come “priva di fondamento”) l’esistenza di un report di intelligence sul tema. Il quotidiano di Torino poi ha precisato che i documenti citati erano a carattere informale, Salvini ha bollato tutta la storia come una fesseria. Ma tanto basta per la polemica politica: Pd e Iv chiedono di riferire in parlamento, Letta invoca il Copasir e anche Conte chiede chiarezza. I meloniani difendono l’alleato. Sul Fatto di domani vedremo cosa c’è di vero in questa storia. Ma intanto Salvini ha anticipato tre punti del programma di coalizione. Poche parole e tutte già sentite: flat tax al 15%, ponte sullo stretto di Messina, referendum sul nucleare. Sul giornale di domani leggerete il nostro fact-checking su queste proposte. Approfondiremo anche l’intesa sulle liste del centrodestra: le forze minori (Udc, Noi con l’Italia e Coraggio Italia) si lamentano degli 11 seggi ottenuti, ma come vedremo la partita non è chiusa. Meloni intanto parla da front runner e a Letta che dice “la sfida è tra noi e Meloni” risponde “sono pronta”.
ANCHE MACRON RIABILITA BIN SALMAN. Dopo la visita di Biden, il principe saudita Mohammed bin Salman è atterrato ieri sera in Francia per la sua prima visita in Europa dall’assassinio di Khashoggi (nel 2018). Stasera sarà ospite di Macron all’Eliseo, per una cena di lavoro. La polemica è esplosa in Francia: “Cosa ci sarà nel menù? Petrolio e armi!” hanno tuonato i Verdi, e la sinistra di Mélenchon ha pubblicato un elenco di ragioni per cui il presidente francese avrebbe dovuto rifiutare l’incontro. Tra queste ci sono anche le violazioni dei diritti civili e la guerra in Yemen. Amnesty International e Human Rights Watch si dicono preoccupate per lo sdoganamento del saudita e altre due ong hanno presentato al tribunale di Parigi un’azione legale per denunciare la sua complicità nell’omicidio del giornalista saudita.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Covid, Wuhan torna in lockdown. Quattro casi asintomatici di coronavirus hanno fatto scattare l’allerta nella città simbolo della pandemia: è stato disposto il confinamento per un sobborgo di quasi un milione di persone. In Italia i contagi sono 60.381, in calo del 25,1% rispetto alla settimana scorsa. Le vittime sono 199, rispetto alle 157 di una settimana fa.
Omicidio Vassallo, nove indagati. Tra loro anche due carabinieri. Per l’assassinio del sindaco di Pollica, ucciso il 5 settembre 2010, l’ipotesi investigativa è che Vassallo sia stato ucciso perché voleva svelare un traffico di droga che gravitava attorno al porto turistico di Acciaroli di cui era venuto a conoscenza.
Zuckerberg vede rosso. Per la prima volta nella sua storia, Meta, la holding che controlla Facebook e Instagram, ha chiuso il secondo trimestre con ricavi in discesa. Il calo è dell’1% in cui pesa soprattutto una flessione del mercato pubblicitario digitale, che guarda con sempre maggiore interesse a TikTok.
Addio a Pietro Citati. Il nostro ricordo del grande intellettuale, padre del nostro collega Stefano.
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