sabato 26 marzo 2022

Il Fatto di domani. Biden soffia sul fuoco: "Non credo al cambio di strategia di Mosca". La sfida di Conte sul no al riarmo

 dalla newsletter de ilfattoquotidiano

BIDEN SOFFIA SUL FUOCO: DUBBI SUL CAMBIO DI STRATEGIA DI MOSCA. L’ANALISI DI FABIO MINI. Dopo le dichiarazioni di ieri del ministro della Difesa russo Shoigu, Mosca ha dato l’impressione di aver cambiato la strategia dell’offensiva. Ma l’idea che si possa “accontentare” del Donbass non convince né Kiev e, soprattutto, gli americani e gli inglesi. Significativi in questo senso alcuni eventi: secondo fonti ucraine i russi hanno tentato di sbarcare a Odessa dal mare con un gruppo di sabotaggio e ricognizione, ma sono stati respinti. Nel pomeriggio si sono verificate diverse esplosioni a Leopoli e le sirene antiaeree sono tornate a suonare anche a Kiev. Il Cremlino ha annunciato il reclutamento di 800 uomini di Hezbollah a cui sono stati promessi 1500 dollari al mese. Dall’altro lato, il presidente Usa si dice poco convinto che i russi abbiano cambiato strategia. Il Pentagono invece aveva confermato l’intenzione della Russia, e lancia l’allarme sull’arrivo di altre truppe dalla Georgia. Ma soprattutto Biden oggi ha alzato di nuovo i toni su Putin: da Varsavia, dove è in visita, lo ha chiamato “macellaio”, provocando la reazione del Cremlino e dinamitando ancora una volta le speranze di dialogo tra i due fronti. E poi ha aggiunto, durante un discorso carico di retorica: “Saremo con Kiev fino alla vittoria”. Analizzeremo queste mosse sul Fatto di domani con un intervento puntuale del generale Fabio Mini. Poi con il nostro inviato Stefano Citati continueremo a seguire la situazione negli ospedali della capitale ucraina.

L’ALTRA GUERRA: LA CRISI UCRAINA SCONVOLGE GLI EQUILIBRI ALIMENTARI GLOBALI. Dopo l’energia, il secondo grande terremoto economico provocato dalla guerra in Ucraina riguarda la produzione di materie prime agricole. Russia e Ucraina sono tra i principali esportatori di grano e mais, e la crisi dei prezzi di questi beni primari rischia di avere contraccolpi economici e sociali pesanti soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. La denuncia viene dal World Food Programme, che rileva come si stia verificando “un effetto domino” dalla Tunisia al Libano allo Yemen, Paesi con una dipendenza molto forte dalle importazioni alimentari. In Siria si stima che oltre la metà della popolazione sia in situazione di insicurezza alimentare, in Afghanistan quasi la totalità delle famiglie. Sul Fatto di domani la nostra inchiesta.

I 5S AL VOTO SULLA LEADERSHIP, CONTE RILANCIA “NO ALL’AUMENTO SPESE MILITARI”. Domani e lunedì gli iscritti al Movimento 5 Stelle voteranno online la fiducia a Giuseppe Conte, dopo che la leadership è stata congelata da un ricorso di alcuni attivisti al tribunale di Napoli. L’ex premier punta a ottenere un mandato pieno: “Chiedo nuovamente la vostra fiducia, non mi interessa prendere il 50,1% dei voti. Anzi, dico sinceramente che se il risultato fosse così risicato sarei il primo a fare un passo indietro”, afferma in un video diffuso sui social. Ma, soprattutto, Conte ha scelto di legare la sua leadership al no all’aumento delle spese militari, come previsto da un ordine del giorno (già votato alla Camera) che sarà presentato anche al Senato la settimana prossima e che vede favorevoli Draghi, gli partiti della maggioranza di governo e l’opposizione Fratelli d’Italia. Il M5s dirà no all’aumento delle spese militari, ma dirà sì ad un investimento shock sulla transizione energetica, dice Conte: “Non basta più rimanere sulla difensiva, io sono disposto a correre il rischio di avere tutti contro, se questo basta a fare gli interessi dell’Italia e dei cittadini”. La posizione potrebbe rappresentare uno scoglio per la tenuta della maggioranza Draghi: sul Fatto di domani vedremo qual è la strategia del leader Movimento, e ripercorreremo la storia delle posizioni 5S sulla pace.

LA CENSURA RAI CONTRO ORSINI: INTERVISTA A BIANCA BERLINGUER. Sul Fatto di domani torneremo anche sul caso della partecipazione del sociologo del terrorismo Alessandro Orsini (che da qualche giorno è anche una firma del Fatto) alla trasmissione di Rai 3 Cartabianca. Dopo gli attacchi di Pd, Italia Viva e giornaloni contro il professore, bollato come “pifferaio di Putin”, la dirigenza della tv pubblica ha detto che non intende onorare il suo contratto già firmato. Sentiremo a questo proposito la voce della conduttrice del programma Bianca Berlinguer, che ha protestato contro la decisione lamentando un attacco alla sua autonomia giornalistica. Dopo gli altri network stranieri, alla fine anche la Rai si è decisa a riaprire le corrispondenze da Mosca.

DA FQ EXTRA: I LAVORATORI GKN TORNANO IN PIAZZA. IL REPORTAGE. Oggi pomeriggio i lavoratori dell’ex-GKN di Campi Bisenzio sono tornati in piazza a Firenze per riportare l’attenzione su una vertenza inedita, iniziata il 9 luglio 2021 con un avviso di licenziamento collettivo recapitato via mail e che nel corso dei mesi si è allargata anche ad altri movimenti per il diritto al lavoro e per l’ambiente. Giovedì il nuovo proprietario della fabbrica ha presentato ai sindacati un piano da 82 milioni che prevede il reintegro di tutti gli operai e nuovi investimenti per la transizione tecnologica dello stabilimento, ma l’esito non è scontato e la mobilitazione non si ferma. Su FQ Extra la storia della vertenza con un reportage dalla fabbrica occupata.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Marta Fascina incinta? Forza Italia smentisce. Nessun commento ufficiale da Arcore, ma ambienti del partito riferiscono che l’indiscrezione sulla gravidanza della nuova compagna di Berlusconi (pubblicata da Novella2000) è “priva di ogni fondamento”.

Covid, la rivolta delle Rsa. I familiari degli anziani che vivono nelle Rsa lamentano regole di accesso troppo stringenti, a fronte di un Paese che sta abbattendo rapidamente tutte le restrizioni anti-Covid. Oggi i nuovi casi sono stati oltre 73.300, i morti 118.

Morti eccellenti. A poche ore di distanza ci hanno lasciato il popolare attore Gianni Cavina, icona dei film di Pupi Avati, e il batterista Taylor Hawkins, componente dei Foo Fighters, deceduto a 50 anni per un infarto mentre la band si trovava a Bogotà per un festival.

Ilary Blasi. La conduttrice televisiva, volto dell’Isola dei famosi è prossima a compiere 41 anni.


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