venerdì 4 febbraio 2022

in azione a Sanremo Greenpeace

 dalla newsletter di Greenpeace 

GIORGIO,

 

se hai visto il Festival di Sanremo in questi giorni avrai notato i numerosi spot pubblicitari di una delle aziende più famose (e più inquinanti) d’Italia e del mondo: Eni.
Il colosso energetico italiano infatti sta sponsorizzando il Festival per assicurarsi la visibilità necessaria a ripulire la sua immagine legata a raffinerie e pompe di benzina, e presentarsi come azienda dal nuovo volto green e sostenibile. Una grande operazione di greenwashing che abbiamo voluto smascherare!

Per questo le nostre attiviste e i nostri attivisti sono entrati in azione. Proprio poco prima dell’inizio della terza serata del Festival sono riusciti a entrare nel finto “green carpet” di Eni e a mostrare gli striscioni con le scritte “ENI inquina anche la musica!  e «Basta pubblicità di aziende inquinanti».

Nessuno si sognerebbe di far sponsorizzare il Festival da una marca di sigarette, perché dunque dovremmo accettare la sponsorizzazione dell’industria dei combustibili fossili, che danneggiano la salute del pianeta e delle persone? 

Per questo stiamo chiedendo una legge che proibisca a tutte le aziende legate ai combustibili fossili di sponsorizzare eventi come questo, e di continuare a farsi pubblicità. Sei dei nostri? FIRMA SUBITO

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A Sanremo lo sponsor ha inquinato anche la musica!
BASTA PUBBLICITÀ DI AZIENDE INQUINANTI

Perché la pubblicità?

Se le multinazionali del gas, del petrolio e del carbone non potranno più pubblicizzare i loro prodotti, ridurremo il loro potere di influenzare il mercato. Ogni gigante ha il suo punto debole!

 

Leggi con attenzione!

 

Questa non è una normale petizione, ma una ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei), uno strumento di partecipazione previsto dalle leggi europee, che ha già dato i suoi frutti per importanti campagne storiche, come quella contro il glifosato.

 

Le firme vengono indirizzate alla Commissione Europea che, per validare legalmente la firma, ha bisogno dei dati che dimostrino che i cittadini firmatari siano europei e che abbiano firmato una volta soltanto. Per questo oltre a nome, cognome ed email vengono richiesti dall’Unione Europea anche altri dati come il numero del documento di identità.

 

Ti chiediamo di completare tutto il percorso di firma: servono solo 60 secondi del tuo tempo ma è molto importante.

 

Il mondo della musica, della cultura, dello sport, dell’informazione e dell’istruzione devono essere liberi dalla propaganda di chi aggrava la crisi climatica! Partecipa subito.

Grazie per il tuo impegno,

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