tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/09/26/fusione-nucleare-il-successo-di-cfs-eni-avvicina-di-poco-il-traguardo-primi-impianti-nel-2031-troppo-in-la-per-aiutare-transizione/6322108/
"Le aperture - poi in parte ritrattate - del ministro Cingolani al nucleare di quarta generazione hanno riacceso il dibattito su un eventuale ruolo dell'atomo nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Nessuna delle nuove tecnologie "pulite e sicure" però è matura. La società del Massachusetts Institute of Technology di cui Eni è il maggiore azionista ha condotto il primo test al mondo del magnete con tecnologia superconduttiva, ma per la prima realizzazione industriale ci vorrà un decennio"
"Riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030 e neutralità climatica al 2050: sono gli obiettivi fissati dall’Unione europea per rispondere all’emergenza del riscaldamento delle temperature e stimolare l’industria green. Nelle ultime settimane le aperture – poi in parte ritrattate – del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani al nucleare di quarta generazione hanno riacceso il dibattito su un eventuale ruolo dell’atomo nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Il punto è che – come ha dovuto poi chiarire il ministro – le nuove tecnologie di fissione “non sono mature” e se ne saprà di più “tra 10-15 anni”. E lo stesso vale per la tecnologia della fusione termonucleare: quella che, con un processo simile a quello che avviene nel sole e nelle stelle, è in grado di produrre energia in modo “pulito” e sicuro e in grandi quantità. Nulla a che vedere con la fissione che genera scorie, richiede impianti enormi ed è peraltro stata bocciata dagli italiani con il referendum del 1987 (anche se diversi Paesi vicini la sfruttano, vedi la Francia). Nonostante i passi avanti fatti di recente, anche dall’Eni, i tempi sono lunghi: siamo ancora alla fase di test. E il 2030 si avvicina."
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