tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/09/27/enrico-laghi-lex-commissario-straordinario-dellilva-agli-arresti-domiciliari-sequestrati-270mila-euro/6334146/
"L’arresto su ordine del gip del Tribunale di Potenza. Sequestrati 270mila euro. Nell’inchiesta anche l’ex procuratore di Trani e Taranto Capristo, gli avvocati Amara e Ragno, il funzionario di Polizia Paradiso e il consulente Nicoletti. L'inchiesta è un nuovo filone dell'indagine sull'ex procuratore di Taranto"
"L’ex commissario straordinario dell’Ilva Enrico Laghi è stato arrestato e posto ai domiciliari su ordine del gip del Tribunale di Potenza per vicende legate alla gestione del siderurgico tarantino. L’inchiesta è un nuovo filone dell’indagine sull’ex procuratore di Taranto Carlo Maria Capristo che coinvolge anche l’ex consulente esterno di Eni Piero Amara. Per Laghi il procuratore Francesco Curcio aveva chiesto la custodia in carcere, ma il gip ha ordinato solo i domiciliari. La misura cautelare è stata notificata dalla Squadra mobile e dal nucleo di polizia economico finanziarii della Guardia di Finanza di Potenza. A Laghi, scelto dal governo di Matteo Renzi come commissario del polo siderurgico tarantino, sono stati sequestrati anche 270mila euro. Nell’indagine si ipotizza la corruzione in atti giudiziari in concorso con Amara, il magistrato Capristo, il suo amico e avvocato Giacomo Ragno, il poliziotto Filippo Paradiso e Nicola Nicoletti, consulente dell’Iva. L’inchiesta, si legge nella nota diffusa dal procuratore capo di Potenza, su basa su “plurime e convergenti dichiarazioni accusatorie supportate da elementi investigativi di riscontro, hanno fatto emergere un quadro indiziario grave da cui è emerso il sopra descritto ruolo svolto dall’indagato Enrico Laghi nella contestata fattispecie di corruzione in atti giudiziari”. La misura cautelare di oggi è uno sviluppo dell’inchiesta che nel giugno scorso aveva portato all’obbligo di dimora dello stesso Capristo. In sintesi l’accusa per Laghi è aver ricambiato la “favorevole attenzione alle esigenze di Ilva” da parte della procura di Taranto guidata da Capristo, con incarichi professionali che venivano assegnati da dirigenti dell’Ilva all’avvocato Ragno, vicinissimo allo stesso Capristo."
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