"Deciderà un arbitrato sui 212 container di rifiuti stoccati nel porto di Sousse, in Tunisia, carichi di rifiuti spediti dall’azienda campana Sviluppo risorse ambientali alla tunisina Soreplast (dove si trovano un’altra settantina di container), e sotto sequestro preventivo da più di dieci mesi con un costo di 26mila euro al giorno per la Regione Campania. Una vicenda che ha portato prima alle dimissioni e poi all’arresto di dodici persone, tra cui l’ex ministro dell’Ambiente, Mustapha Aroui, il 21 dicembre 2020. Ma nella bufera sono finiti altri nomi eccellenti, come l’ex ministro Shukri Belhassen, diversi fra dirigenti e funzionari del ministero e dell’Agenzia per la gestione dei rifiuti e di quella per la Protezione dell’Ambiente e anche l’ex console tunisino a Napoli. Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso dell’azienda di Polla, specializzata nel trattamento e nello smaltimento dei rifiuti, contro la sentenza del Tar che aveva confermato l’ingiunzione (appoggiata dall’Esecutivo) della Regione Campania a rimpatriare i rifiuti. A marzo scorso, la stessa Regione aveva ammesso le omissioni sui controlli dei container partiti da Salerno, dopo l’interrogazione della consigliera regionale M5S Maria Muscarà, che da tempo aveva segnalato il caso."