tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/06/01/brusca-libero-parte-lassalto-alla-legge-sui-pentiti-lega-e-forza-italia-chiedono-di-cambiarla-ecco-perche-sarebbe-la-fine-della-lotta-alla-mafia/6216750/
<Dopo il ritorno in libertà del boss di San Giuseppe Jato, Salvini, Musumeci, Ronzulli e Carfagna chiedono di cambiare la legge sui collaboratori di giustizia. Una norma inventata proprio dalla vittima più illustre del boia di Capaci: Giovanni Falcone. Senza sconti di pena, senza la possibilità di avere permessi premio e soprattutto senza la garanzia di avere protezione per sè e per i propri cari, perché un mafioso dovrebbe collaborare con la giustizia? Grasso: "Se davvero facessero quello che dicono, potremo anche dichiarare chiuso il capitolo del contrasto a Cosa nostra">
"L’uscita dal carcere di Giovanni Brusca, il boia della strage di Capaci, diventa l’assist perfetto per far partire ancora una volta all’assalto legislazione che premia i collaboratori di giustizia. A intestarsi una battaglia che rischierebbe di azzerare la lotta a Cosa nostra, ‘ndrangheta e camorra è Matteo Salvini, non si sa quanto consapevolmente. “Va cambiata la norma, è un’uscita imbarazzante, vergognosa, diseducativa”, dice il leader della Lega, ripetendo il concetto in tre diverse occasioni a distanza di poche ore: a Mattino Cinque (“Se è uscito di carcere significa che c’erano i requisiti, ma allora bisogna cambiare la legge“), in diretta su Facebook (“Profondo rammarico per una legge che va cambiata“), e alla conferenza stampa di presentazione dei referendum sulla giustizia promossi assieme al Partito radicale (“Che una persona ha ammazzato cento persone possa passeggiare per Roma, mi sembra figlio di una legge sbagliata“). Ma non è il solo: anche per il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, “se una norma è palesemente sbagliata va cambiata. "
Nessun commento:
Posta un commento