martedì 29 dicembre 2020

Acciaierie di Piombino, dal fallimento Lucchini agli indiani di Jindal che ora aspettano l’ingresso di Invitalia (con i buoni uffici di Carrai)

 tratto dall'articolo https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/12/29/acciaierie-di-piombino-dal-fallimento-lucchini-agli-indiani-di-jindal-che-ora-aspettano-lingresso-di-invitalia-con-i-buoni-uffici-di-carrai/6049823/ tratto dall'articolo di Stefano Galeotti ilfattoquotidiano.it: <Ma il tentativo si rivela fallimentare, l’azienda non mantiene gli impegni industriali e così torna alla carica il colosso indiano, che nel 2018 dopo una lunga trattativa rileva il complesso industriale. “Jindal è uno dei maggiori produttori di acciaio nel mondo, il problema è che qui non sta investendo”, spiega ancora Rota. Nei primi due anni l’impegno era quello di valutare la realizzazione di un forno elettric…

Altro...

"Per i 1.800 operai è stato il settimo Natale di incertezza. L’ultima colata risale ad aprile 2014, quando l’altoforno venne spento. Jindal si era impegnata a valutare la realizzazione di un forno elettrico "ma non sta investendo", dice Marco Rota della Fiom Cgil. “A gennaio, alla scadenza del termine, ha chiesto altri 18 mesi di tempo”. Intanto l'iniezione di risorse da parte dell'agenzia guidata da Arcuri è slittata"

Nessun commento:

Posta un commento