(di Lucio Musolino e Giuseppe Pipitone) il fatto quotidiano Nell’estate del 1993 i fratelli Giuseppe e Filippo Graviano erano in vacanza in Sardegna “a un tiro di schioppo” dalla villa di Silvio Berlusconi. Un’informazione mai riscontrata che per la prima volta viene considerata attendibile in un documento di polizia giudiziaria. A raccontare i dettagli della latitanza dei boss di Brancaccio e i loro legami – sempre presunti – con Marcello Dell’Utri è un’informativa della Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria. Duecento pagine inviate dal commissario Michelangelo Di Stefano, dal vice questore Beniamino Fazio e dal capo centro Teodosio Marmo al procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo, titolare della pubblica accusa al processo ‘Ndrangheta stragista.
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domenica 31 maggio 2020
Mafia, l’informativa della Dia: “Nell’estate del 1993 i Graviano erano in vacanza in Sardegna a un tiro di schioppo dalla villa di Berlusconi”
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/05/30/mafia-linformativa-della-dia-nellestate-del-1993-i-graviano-erano-in-vacanza-in-sardegna-a-un-tiro-di-schioppo-dalla-villa-di-berlusconi/5819250/
In un documento di duecento pagine inviato alla procura di Reggio Calabria, gli investigatori della Direzione investigativa antimafia dettagliano la latitanza in Nord Italia dei boss di Brancaccio e i loro legami – sempre presunti – con Marcello Dell'Utri. E citano un vecchio documento investigativo del '97 definito di "portata eccezionale, alla luce delle nuove risultanze sulle mancate attenzioni istituzionali sulla figura di Baiardo e che, con il senno del dopo, conferisce alle dichiarazioni confidenziali di questi comprovata attendibilità e riscontro"
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