venerdì 24 aprile 2020

Coronavirus, Zagaria scarcerato: la mente economica dei Casalesi ai domiciliari per motivi di salute. Il giudice: “Rischia il contagio. Terapie in altre carceri? Il Dap non ha risposto”. Il Ministero avvia verifiche

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di Giuseppe Pipitone Il fatto quotidiano A causa dell’emergenza coronavirus pure la mente economica del clan dei Casalesi tornerà dalla sua famiglia. Il tribunale di Sassari ha concesso gli arresti domiciliari a Pasquale Zagaria, fratello di don Michele, uno dei capi del clan di Casal di Principe. Li sconterà a casa della moglie, a Pontevico, in provincia di Brescia, una delle zone più colpite dall’epidemia. È lì che Zagaria potrà andare a curarsi, proteggendosi dal contagio. Almeno per i prossimi cinque mesi, fino al 22 settembre, visto che il beneficio degli arresti casalinghi è stato concesso a tempo. “Appare decisivo, infatti, sapere gli esiti degli approfondimenti diagnostici per capire l’evoluzione della patologia e le possibili cure”, scrive il giudice Riccardo De Vito
Il tribunale di Sorveglianza ha concesso i domiciliari al fratello di don Michele, uno dei capi del clan di Casal di Principe. Li sconterà a casa della moglie, in provincia di Brescia, una delle zone più colpite dall'epidemia. ll boss, spiega il magistrato nel provvedimento, ha avuto un tumore e avrebbe dovuto "sottoporsi al follow-up diagnostico e terapeutico". Solo che l'ospedale più vicino al penitenziario di Sassari, dove è detenuto al 41bis, è diventato un centro Covid. In più la sua patologia lo espone maggiormente al rischio infezione. Il giudice: "Chiesto al Dap se fosse possibile individuare altra struttura, ma non è pervenuta alcuna risposta". Il Dipartimento smentisce: "Costante aggiornamento via mail". Il guardasigilli attiva l'ispettorato e avvia verifiche al Dipartimento amministrazione penitenziaria

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