di Vincenzo Iurillo il fatto quotidiano Le mafie possiedono una “naturale capacità di repentino adattamento ai mutamenti economici e sociali” e dunque stanno già pensando a come infiltrarsi nel riavvio delle aziende e delle attività economiche messe in ginocchio dall’emergenza coronavirus. Per questo le squadre mobili e le polizie anticrimine devono mettersi subito al lavoro, e investigare sulle realtà economiche territorio per territorio. Per segnalare in tempi brevi le imminenti criticità e centralizzare le informazioni raccolte, in modo da poter individuare al livello più alto delle strategie di contrasto immediate alla criminalità organizzata.
Una nota inviata dalla Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato chiede ai questori di indagare sugli scenari economici dei territori perché le organizzazioni criminali vogliono recitare un ruolo da protagonista quando l'epidemia sarà passata e si tratterà di far ripartire l'economia: particolare attenzione su ortofrutticolo, grande distribuzione, sanità e turismo
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