A distanza di 25 anni dalla sua morte, nonostante
interrogazioni parlamentari, inchieste delle commissioni parlamentari contro le
mafie e le ecomafie, interessamento di Libera contro le mafie, pubblicazioni,
libri, articoli, documentari, servizi a livello nazionale, richiesta di
riapertura delle indagini ancora non ci sono spiragli per la verità. Ne ha
parlato e scritto diverse volte Andrea Palladino anche nel libro “I trafficanti”.
Oppure nell’articolo : Dall’omicidio Piccolino al delitto di Don Cesare
Boschin: “Troppa fretta con la mafia”? http://www.liberainformazione.org/2015/06/07/dallomicidio-piccolino-al-delitto-di-don-cesare-boschin-troppa-fretta-con-la-mafia/
di cui si riporta uno stralcio: Quella
“verità” fatta circolare dopo la morte di don Boschin si scontra con i fatti
riportati all’epoca, che danno un quadro ben differente da quello riportato da
Panigutti. Le cause della morte, ad esempio. Dall’Agenzia di stampa “Ansa”: “L’
autopsia ha consentito di rilevare che il sacerdote ha ingoiato la protesi
dentaria quando i rapinatori lo stringevano col bavaglio e col cerotto sulla
bocca”. E’ vero che è morto soffocato, ma grazie alla costrizione che ha
subito, dopo essere stato legato mani e piedi con il nastro adesivo. E ancora:
“I carabinieri hanno trovato 800 mila lire riposte nel taschino di un cappotto
(..,) sono stati lasciati oggetti di valore come un orologio d’ oro e un calice
d’ argento”. Che
balordi strani, che rapinatori distratti. I carabinieri, che avevano
probabilmente tanta fretta nel chiudere quel caso, relegandolo ad una storia di
rapina finita male, spiegavano la mancata sottrazione dei soldi come la
conseguenza di una sorta di panico per la morte del sacerdote. Ma qualcosa in
realtà sparì dalla canonica: “Due agende – si legge sempre su una notizia
dell’Ansa del 1995 – dove don Cesare Boschin annotava le sue cose più
importanti, sarebbero sparite dalla canonica. Lo avrebbero accertato oggi gli
investigatori nel corso di un minuzioso sopralluogo fatto nell’abitazione del
sacerdote”. E’ uno strano
La vicenda di Don Cesare Boschin si intreccia con
quella della discarica di Borgo Montello, per la quale, ancora una volta è
sceso il silenzio . Sono state completate le attività per la messa in sicurezza
dopo il notevole inquinamento delle falde? Sono state effettuate le analisi? Quale
esito hanno dato? Quale l’iter per gli ampliamenti da oltre un milione di mc? Quale
l’iter per il nuovo piano regionale dei rifiuti? Cosa farà il comune di Latina
oppure cosa ha fatto dall’ultima informazione?
Sono passati 25 anni senza un colpevole 29 marzo
ricordiamo Don Cesare Boschin e tutte le vittime innocenti della discarica di
Borgo Montello un ecodisastro con tanti colpevoli
come sono tante, troppe le vittime (malattie di
tumore, cardiovascolari, degenerative, parckinson, alzheimer) innocenti della
discarica di Borgo Montello, tanti sono i colpevoli per questo disastro
ambientale voluto dalle aziende, dai politici collusi o permesso da chi doveva
opporsi in una delle tante Istituzioni che avrebbero dovuto impedire,
controllare, denunciare e non l'hanno fatto.
Tanti sanno, sapevano e hanno taciuto.
In tanti potrebbero approfittare della quaresima per
liberare il peso della propria coscienza parlando per raccontare una verità che
in tanti sanno e conoscono.
Oggi si ricorda la memoria di un Martire che,
quindi, per i Cristiani è un Santo: don Cesare Boschin.
Ma tanti sono i martiri costretti a convivere loro
malgrado con il mostro chiamato discarica e con i progetti e gli impianti
vecchi e nuovi "specchietti per le allodole" sponsorizzati dai
pifferai de La Pisana con o senza sigaro.
Solo gli imbecilli pensano e dicano che "da
qualche parte bisogna farli" oppure "basta discarica facciamo l'inceneritore"
o "con il tmb aumenta la differenziata", le soluzioni vengono
praticate nei comuni civili, amministrati da persone in gamba: riduzione,
riuso, riciclo dei rifiuti mediante la raccolta differenziata porta a porta.
Solo gli imbecilli pensano che si tratti di
ambientalismo o di ecologia o di questioni politiche: per i Cristiani si tratta
di rispettare il 5. comandamento "non uccidere", per gli altri si
tratta di umanità, di rispetto dei diritti civili e sociali.
Onore, rispetto per la morte dei Giusti di Borgo
Montello e di via Monfalcone. https://pontiniaecologia.blogspot.com/2015/03/29-marzo-ricordiamo-don-cesare-boschin.html?fbclid=IwAR22EYvT5m52oslDQRv_uEEabIve63dTW-7lRVQXw4JmNusQ8LijDj7vJjk
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