La lentezza degli appalti, la paralisi per l'Italia Da un lato l’esigenza di liberarli per stimolare il Pil. D’altro lato la paura della corruzione che li infiltra. Risultato: un disastro per il Paese

http://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2020/01/31/news/perche-l-italia-e-paralizzataappalti-1.343341?ref=HEF_RULLO

tratto dall'articolo di Gloria Riva L'espresso Benvenuti nel mondo degli appalti pubblici italiani, i più lenti d’Europa. Così flemmatici da mandare all’aria una delle più elementari teorie dell’economia, cioè il potere anti-ciclico degli investimenti pubblici. Quando c’è una crisi, di norma uno Stato inietta più soldi - costruendo strade, ferrovie, ospedali, centri di ricerca, ma anche investendo in servizi alle persone - per dare stimolo anche agli investimenti privati: quel denaro dovrebbe essere una sorta di scintilla iniziale per riaccende l’economia, così come teorizzava l’economista John Keynes. «I tempi medi di realizzazione di un appalto italiano sono di 4,4 anni, con punte di 16 anni per le opere più grandi.

Da un lato l’esigenza di liberarli per stimolare il Pil. D’altro lato la paura della corruzione che li infiltra. Risultato: un disastro per il Paese

ESPRESSO.REPUBBLICA.IT

La lentezza degli appalti, la paralisi per l'Italia

Da un lato l’esigenza di liberarli per stimolare il Pil. D’altro lato la paura della corruzione che li infiltra. Risultato: un disastro per il Paese

le pubblicazioni contenute in questo blog, quando non sono di proprietà ne viene riportato il sito dal quale viene ricavato in modo pubblico oppure l'Autore. La successiva divulgazione anche parziale è sempre soggetta alle stesse condizioni di citare la fonte e/o l'Autore. La pubblicazione in questo blog non sostituisce l'originale e non costituisce prova in quanto va sempre verificata la fonte e l'Autore o il sito potrebbero averne modificato il contenuto oppure averlo rimosso per loro motivazioni. Qualora tali informazioni si dovessero rivelare infondate o superate si prega di segnalarlo e saranno rimosse. Nel caso le informazioni riportate potrebbero contenere, involontariamente, affermazioni lesive si prega di segnalarlo e le stesse, qualora ciò sia verificato, saranno rimosse. Se invece si ritiene di inviare dichiarazioni, smentite, documenti utili al dibattito oppure una diversa visione le stesse saranno pubblicate. Vale sempre il diritto di replica e il contraddittorio. Il blog ha lo scopo di informare (e la ripresa da autorevoli Redazioni, pubblicazioni, tesi di laurea, dottorati, ricerca) ne sono la dimostrazione. Le informazioni e gli articoli pubblicati anche integralmente vengono quindi ricavati da informazioni pubbliche che hanno lo scopo, ovviamente, della divulgazione. Non verranno pubblicati documenti riservati. Le informazioni e le pubblicazioni riportati nel blog hanno lo scopo di essere d'ausilio a chi cerca informazioni ambientali, territoriali, normativi, in difesa dei diritti civili e sociali con o senza commenti di chi li pubblica. La pubblicazione dei documenti e degli articoli viene fatta appunto allo scopo di dare informazioni di interesse generale e quindi nel rispetto della legge e del diritto di pensiero e di parola garantiti dalla Costituzione, sempre nel rispetto dei diritti degli Autori.