Già
nell’antica Roma gli alberi erano rispettati per motivi religiosi, si
piantavano alberi in occasione di celebrazioni e di ricorrenze ed i boschi
erano spesso consacrati alle divinità: ricordiamo l'importante “Festa Lucaria”,
l'antica festa romana dei boschi sacri svolta nel luglio di ogni anno.
Nel 1872
negli USA venne promosso il primo "Arbor day", con lo scopo di
dedicare un giorno all’anno alla piantagione di alberi, per creare una
coscienza ambientale nella popolazione -ed insieme- incrementare il patrimonio
forestale nazionale.
In Europa la
prima “Festa dell’albero” è stata celebrata nel 1898
tratto da
Per
combattere i cambiamenti climatici servono più alberi. Quanti? Calcolandoli in
ettari, sarebbe necessaria un’area equivalente agli Stati Uniti. Non è una
battuta, ma il risultato di una ricerca scientifica che ha definito per la
prima volta in assoluto quale superficie occorrerebbe coprire per ridurre
notevolmente le emissioni di CO2 prodotte dall’uomo e avere una risorsa
efficace contro il climate change.
Il calcolo
scientifico lo ha svolto il Crowther Lab del Politecnico di Zurigo, un gruppo
di ricerca interdisciplinare specializzato nello studio su scala globale del
cambiamento climatico, per conoscerlo e affrontarlo al meglio. Lo studio è
stato pubblicato sulla rivista Science.
QUASI UN
MILIARDO DI ETTARI DI FORESTA PER SALVARE IL PIANETA – Gli scienziati del
Crowther Lab del Politecnico di Zurigo hanno stabilito che il metodo più
efficace per combattere i cambiamenti climatici è di ricoprire una superficie
di circa 0,9 miliardi di ettari di alberi in varie parti del mondo. In pratica,
servirebbe riforestare un’area grande quanto gli USA (983 milioni di ettari),
per catturare due terzi delle emissioni di anidride carbonica prodotte
dall’uomo.
L’ente
specializzato nello studio di soluzioni green per combattere i cambiamenti
climatici ha calcolato per la prima volta non solo la superficie necessaria ma
anche dove, nel mondo, potrebbero crescere nuovi alberi e quanto carbonio
potrebbero essere immagazzinato.
Lo studio è
basato sul fatto che nelle attuali condizioni climatiche, il nostro pianeta
potrebbe sostenere 4,4 miliardi di ettari di copertura arborea continua.
Rispetto agli attuali 2,8 miliardi di ettari ne servirebbero 1,6 miliardi, 0,9
miliardi di ettari dei quali destinati unicamente a foresta, senza essere
interessata dall’attività umana. Una volta divenuti adulti, questi alberi
potrebbero immagazzinare 205 miliardi di tonnellate di CO2, ossia due terzi del
totale rilasciato nell’atmosfera quale risultato dell’attività umana.
tratto da
https://wisesociety.it/ambiente-e-scienza/alberi-pianeta-politecnico-zurigo-climate-change/Quanti alberi piantare?
A questa domanda risponde Thomas Crowther, ecologo del Politecnico di Zurigo e il suo team di lavoro. Secondo il loro parere bisognerebbe piantare circa 1200 miliardi di alberi. Tale quantità di alberi, secondo le stime del team, dovrebbe garantire un assorbimento di CO2 di circa 90 miliardi di tonnellate.
La soluzione trovata da Crowther e il suo team è, ovviamente, a lungo termine. Molte specie di alberi, infatti, necessitano anche di 30/40 anni di crescita affinché lo stoccaggio di CO2 raggiunga il pieno potenziale. E’ necessario, dunque, agire subito, tanto piantando gli alberi, quanto continuando ad agire sui consumi.
Progetti di riforestazione sono già stati avviati in diverse parti del globo. La Cina ha avviato un piano di riforestazione che prevede di aumentare la copertura arborea del 23% entro il 2020, la Gran Bretagna ha annunciato la piantumazione di 50 milioni di alberi nei prossimi 25 anni, l’Islanda ha avviato un’iniziativa che prevede di aumentare la copertura forestale dal 2 al 12% entro il 2100, mentre in Brasile si prevede la piantumazione di 73 milioni di alberi entro i prossimi 6 anni.
tratto da
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