Il fiume Taro, nella sua parte più alta, a Giugno: decine di specie di pesci, di anfibi, di rettili, di insetti che convivono in un ecosistema ancora integro, privo di inquinamento. Tutte le essenze arboree dell'Appennino, dal faggio al nocciolo, passando per il ciliegio selvatico, che crescono rigogliose grazie all'abbondanza d'acqua. Un luogo dove immergersi nella natura, scappando dal caldo delle pianure. A due passi da Parma.
Nessun commento:
Posta un commento