il fatto quotidiano 1 giugno 2019 ANTONELLO CAPORALE
Il crollo alle europee Il Pd di nuovo primo
“BISOGNA RIPARTIRE DALLA BASE”
È la richiesta unanime dei sostenitori pentastellati
del primo Meetup di Salerno, il quarto nato in
Italia. Alla sua fondazione, nel 2001, non si
credeva di poter arrivare così lontano e così in
alto. Ma oggi il Movimento è in crisi e anche qui,
dove hanno mosso i primi passi tanti dei suoi
nomi di spicco, si avverte il disagio. I numeri
non mentono: se nelle elezioni politiche del
2018 il M5S aveva raggiunto il 39,08%, alle
Europee è sceso al 23,48%. A guadagnare
terreno il Pd, che è passato dal 19,99% al
27,35%. E ora a rincorrere i voti persi dai 5S
c’è anche la Lega, che sfiora il 20% e i Verdi
che, pur raggiungendo solo il 3,35%,
raccolgono il testimone per le cause
ambientaliste. La colpa del calo non è da
imputare solo all’esperienza di governo: alcuni
accusano i vertici di fare ostruzionismo e di
impedire la libertà di espressione. Un conflitto
latente che dà conto della crisi vissuta oggi dal
Movimento, con lo scollamento tra vertice e base
Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
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