Dopo il sequestro dell'ottobre 2017,
che sembrerebbe ancora in vigore visto che attualmente la società
viene rappresentata dall'Amministratore Giudiziario, non si comprende
il motivo per il quale vi sia in corso il Riesame della
Determinazione Dirigenziale n. G08407 del 07/07/2015 se non alle
seguenti condizioni:
- adeguare l'impianto per prevenire
disagi, inquinamento e altri fenomeni che hanno portato al sequestro;
- verificare che siano state rispettate tutte le prescrizioni imposte dalle varie autorizzazioni, determinazioni e pareri espressi;
- adottare le indicazioni delle relazioni di CTU del Tribunale di Latina per evitare il ripetersi di situazioni moleste e/o dannose.
Si ritiene pertanto che, in ogni caso,
vada comunque acquisito il parere della Procura di Latina.
Con riferimento alla Conferenza dei
Servizi desta particolare preoccupazione quanto dichiarato dai
rappresentanti del comune di Pontinia che indicano tra le possibili
cause delle emissioni odorigene moleste il contenuto dei camion che
conferiscono il materiale alla S.E.P.
Tale aspetto, considerato che la
maggioranza dei camion che conferiscono l'umido sono provenienti da
raccolta differenziata dei vari comuni, significherebbe, nel caso
venissero confermate le preoccupazioni del comune, infatti che le
stesse amministrazioni comunali effettuino conferimenti nocivi o con
automezzi che non garantiscono la salute pubblica.
Non è chiaro però se le affermazioni
dei rappresentanti del comune di Pontinia siano conseguenza di
verifica oppure uno dei tanti modi per alleggerire eventuali
responsabilità dell'azienda.
In ogni caso è obbligo del comune di
Pontinia la verifica dei trasporti interni al comune se rispettano le
normative in materia, anche in seguito alle numerose ripetute denunce
e segnalazioni di vari cittadini per materiale di vario genere che
emette puzze maleodoranti e con conferimenti in campagna più volte
denunciati per lo stesso motivo per i quali il comune non ha mai
risposto con dati ufficiali.
Il comune rileva che anche in camion
che escono dallo stabilimento SEP, verso aziende agricole della zona
e del comune di Pontinia stesso, potrebbero emettere puzze moleste.
Anche in questo caso non si ha notizia di controlli che il comune
poteva e doveva, sopratutto essendone a conoscenza, senz'altro
effettuare.
Inoltre il comune informa di depositi
di materiale (compost) proveniente dalla SEP in un'azienda limitrofa
di cui sarebbe stato interessante conoscerne le caratteristiche per
il quale il comune di Pontinia non dice nulla.
Impressionante quanto affermato invece
dalla società proponente quando fa riferimento agli sforzi fatti
fino adesso che consisterebbero nell'invito ai comuni di coprire il
materiale conferito, caso mai dovrebbe essere un obbligo e in ogni
caso non certo della società proponente.
Non può certo considerarsi uno sforzo
aziendale quello di limitare lo stoccaggio all'aperto se mai un
obbligo e un accorgimento che chi conosce il ciclo produttivo
dovrebbe dare per scontato.
In ogni caso si chiede:
- al comune di Pontinia di rispettare la direttiva europea in materia di informazione e di partecipazione dei cittadini pubblicando i dati del progetto e anche dei vari controlli cui si fa riferimento che ha effettuato o che avrebbe dovuto effettuare;
- al comune di Pontinia, considerato che il Sindaco è il massimo responsabile della salute pubblica, di esprimere un parere dettagliato che comprenda quello sanitario, di valutazione di incidenza ambientale, della viabilità pubblica e della pubblica sicurezza tenuto conto della variante urbanistica della Direttiva Seveso;
- al comune di Pontinia di recepire le osservazioni dei privati già inviate.
- Alla conferenza dei servizi effettuare la VIA e la VAS;
- Alla Conferenza dei Servizi di acquisire il parere delle Procura di Latina stante il sequestro;
- alla Conferenza dei Servizi di avvisare delle prossime convocazioni della stessa Conferenza ai Comitati della zona e ai cittadini che hanno inviato osservazioni, così come ha fatto per impianto analogo della Kyklos non comprendendo il motivo della diversa gestione
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